La Legge 261 incentiva investimenti con crediti d’imposta ed esenzioni fiscali, creando nuove opportunità

La nuova Legge 261, pubblicata il 7 novembre 2024, introduce importanti benefici fiscali per stimolare gli investimenti nel capitale sociale di startup e PMI innovative. Tra le principali novità, si evidenzia la possibilità di convertire le detrazioni fiscali in crediti d’imposta, utilizzabili per compensare debiti tributari, e l’esenzione sulle plusvalenze da investimenti mantenuti almeno tre anni.

Un altro elemento cruciale è l’innalzamento del limite di patrimonio netto per le società di investimento semplice (SIS) da 25 a 50 milioni di euro, ampliando l’accesso ai benefici. Queste misure mirano a incentivare l’afflusso di capitali verso aziende innovative, facilitando il loro sviluppo tecnologico.

Destinatari principali sono gli investitori, persone fisiche e giuridiche, che potranno beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% sull’investimento, fino a un massimo di 300mila euro l’anno. Inoltre, le plusvalenze reinvestite in fondi di venture capital saranno esentate da imposte, stimolando ulteriormente il mercato del capitale di rischio. Anche organismi come fondi comuni e società di investimento sono inclusi nella normativa per agevolare la raccolta di risorse.

Startup e PMI innovative, beneficiarie dirette della legge, devono rispettare requisiti specifici: meno di 5 anni di attività, un fatturato inferiore a 5 milioni di euro, e almeno il 15% dei costi destinati alla ricerca e sviluppo. Le PMI, invece, devono avere spese in R&S pari al 3% della produzione annua o personale altamente qualificato.

Infine, il Ministero dello Sviluppo Economico creerà un portale informativo dedicato per agevolare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, utilizzando risorse già disponibili senza nuovi costi per la finanza pubblica. La legge sarà operativa dal 22 novembre 2024, applicandosi retroattivamente agli investimenti effettuati dal 29 ottobre 2024.