Esplorazione mineraria a Boé. Studi geologici indicano oltre 113 milioni di tonnellate di bauxite

La Guinea-Bissau ha siglato un accordo strategico con la China Aluminium Corporation (Cac) per la prospezione e l’esplorazione mineraria nel territorio di Boé, nell’ovest del Paese. Secondo il ministro delle Risorse Naturali, Malam Sambu, il governo ha ceduto alla Cac parte di un’area nella città di Boé, vicino al confine con la Guinea, dove si ritiene esista un vasto giacimento di bauxite.

“Gli studi inizieranno a breve per valutare la quantità di bauxite presente nella miniera,” ha affermato Sambu, precisando che l’accordo segue un memorandum d’intesa firmato durante la visita del presidente guineano Umaro Sissoco Embaló in Cina, nel luglio scorso. Secondo ricerche geologiche, la Guinea-Bissau possiede a Boé oltre 113 milioni di tonnellate di bauxite, una risorsa strategica come fonte naturale di alluminio.

Il progetto di esplorazione della bauxite a Boé ha una storia complessa: nel 2007 il governo concesse una licenza alla Bauxite Angola, una società mista di diritto angolano, che iniziò la prospezione nel 2012. Tuttavia, le operazioni furono interrotte a causa di un colpo di Stato, e il progetto rimase sospeso per anni. Dopo diversi tentativi falliti da parte della società per riprendere le attività, nel dicembre 2022 il governo ha ufficialmente risolto il contratto.

Parallelamente il presidente Embaló ha ricevuto una donazione di 20 veicoli dalla Repubblica Popolare Cinese, segnando un ulteriore prova di cooperazione tra i due Paesi.