Appello ai leader globali a un'azione per affrontare la crisi climatica e rispettare l’Accordo di Parigi
“Il mondo è sulla strada della rovina, e per il clima le persone stanno morendo”. Risuoneranno a lungo le parole diMukhtar Babayev, presidente della COP29. Nel suo discorso, Babayev ha sottolineato l’urgenza di un’azione concreta per rispettare gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, ormai vicini al fallimento. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha infatti avvertito che il limite di +1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali potrebbe essere superato a breve.
La COP29 è il momento della verità. I piani nazionali per il clima, i famosi NDC, devono rappresentare una tabella di marcia essenziale per guidare la transizione. Il momento di agire è adesso
ha affermato Babayev. Ha poi aggiunto che questa edizione della COP sarà centrale per aumentare l’ambizione dei Paesi e garantire un impegno concreto, soprattutto nel settore della finanza climatica.
Babayev ha dedicato un passaggio importante al ruolo della tecnologia digitale nella lotta contro il cambiamento climatico. “Col lancio della Dichiarazione sull’azione digitale verde, abbiamo un’opportunità unica di combattere la crisi climatica. Tuttavia, chiediamo all’industria digitale di assumersi la responsabilità della propria impronta ambientale”. Ha inoltre evidenziato l’importanza dei progressi digitali: “Dall’intelligenza artificiale per i modelli climatici all’ottimizzazione dei sistemi energetici, queste innovazioni possono accelerare soluzioni sostenibili su scala globale”.
Rivolgendosi ai rappresentanti di 200 Paesi, Babayev ha usato una metafora potente per sottolineare l’urgenza del momento: “L’Azerbaigian può costruire il ponte, ma tutti voi dovete attraversarlo a piedi. Dobbiamo iniziare a correre, perché, che lo vediate o no, le persone soffrono e muoiono nell’ombra”. Solo un approccio collettivo e immediato sembra dunque poter evitare il disastro climatico.