Realizzate in collaborazione con Zanotta, queste sedute re-immaginano la storica poltrona Sacco con un approccio ludico e inedito

L’aspetto più interessante, e che emerge con forza da questa edizione della Fashion Week meneghina, è il tentativo, ben riuscito, di Bottega Veneta di rafforzare il legame tra il mondo della moda e quello del design.

Da quando Matthieu Blazy è alla direzione creativa del brand, questo percorso si è arricchito di progetti significativi: la collaborazione con Gaetano Pesce nel 2022 e nel 2023, la re-edition della LC14 di Le Corbusier in partnership con Cassina e la celebrazione della Casa di Vetro di Lina Bo Bardi.

Realizzate in collaborazione con Zanotta, queste sedute re-immaginano la storica poltrona Sacco con un approccio ludico e inedito.

Quindici personaggi animavano l’attesa prima dello show: cani, gatti, dinosauri e altre creature, tutti rivestiti in pelle, un materiale che incarna l’eccellenza artigianale di Bottega Veneta. La giocosità e la tenerezza di queste poltrone, che richiamano l’universo degli animali di pezza, hanno contribuito a creare un’atmosfera leggera e accogliente, un tocco di spontaneità e serenità di cui sentiamo particolarmente il bisogno in questo periodo storico.

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Subito dopo la sfilata, le bean bag sono state messe in vendita sul sito di Bottega Veneta, con un prezzo di partenza di 6.000 euro (alcuni modelli raggiungono addirittura gli 8.000 euro). Le reazioni sono state varie: c’è chi ha visto in queste sedute un modo originale per parlare della collezione, considerata una delle più affini ai gusti degli estimatori del brand, e chi, invece, ha apprezzato il costante impegno di Bottega Veneta nel fondere moda e design in un’unica narrazione.

L’immaginario del cliente Bottega Veneta, sotto la guida di Blazy, sembra così popolarsi di riferimenti al design italiano, con un pizzico di playful elegance che rende tutto più coinvolgente e sofisticato.