Le esportazioni italiane crescono sotto Biden e Trump, ma va considerato il tasso di inflazione

Le recenti elezioni statunitensi, vinte da Donald Trump, hanno riacceso il dibattito sul commercio Italia-USA. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini hanno evidenziato la crescita delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti sotto diversi governi. Meloni ha dichiarato che le esportazioni italiane sono aumentate di 15 miliardi sotto Biden, mentre Salvini ha affermato che l’export verso gli USA è cresciuto anche durante la precedente presidenza Trump, nonostante i dazi.

Secondo i dati Istat, nel 2023 le esportazioni italiane negli Stati Uniti hanno raggiunto i 67,3 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo di 42 miliardi. Negli ultimi dieci anni, il valore dell’export verso gli USA è aumentato ogni anno, a eccezione del 2020, colpito dalla crisi pandemica. Tuttavia, i dati di crescita nominale, ossia senza considerare l’inflazione, nascondono un rallentamento: in termini reali, tra il 2022 e il 2023, l’export italiano ha subito un lieve calo. Un rapporto AGI del 2019 segnalava già che, sotto Trump, l’aumento dell’export era rallentato rispetto agli anni precedenti, e restava incerto se, senza i dazi, la crescita sarebbe stata maggiore.

Gli USA sono il secondo mercato per le esportazioni italiane, dopo la Germania, con 10,7% del totale nel 2023. I settori trainanti dell’export italiano verso gli Stati Uniti includono macchinari e apparecchiature (19,7%), prodotti farmaceutici e chimici (14,3%) e mezzi di trasporto (14,3%). Al contrario, le importazioni italiane dagli USA sono dominate dai prodotti farmaceutici e chimici (27,6%) e minerali (18,5%), a riflettere il ruolo degli USA nella produzione di risorse e materie prime.

A livello regionale, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana contribuiscono per oltre metà delle esportazioni italiane verso gli USA. In particolare, la Lombardia ha generato 14,3 miliardi di euro di export, seguita dall’Emilia-Romagna (10,4 miliardi) e dalla Toscana (9,1 miliardi), confermando l’importanza delle regioni del Nord e Centro Italia nel commercio transatlantico.