Superano i ragazzi nelle competenze digitali, con l’Italia che registra il maggior progresso tra i paesi ICILS
Le competenze digitali sono ormai centrali per vivere e lavorare in un mondo sempre più connesso, e un dato rivoluzionario emerge dall’indagine ICILS (International Computer and Information Literacy Study): le ragazze italiane hanno un netto vantaggio sui coetanei maschi, ribaltando il divario digitale. L’indagine, presentata dall’Invalsi all’Accademia dei Lincei, analizza le competenze digitali di studenti tra i 13 e i 14 anni, evidenziando progressi significativi per l’Italia.
Con un punteggio medio di 491 nella scala delle competenze digitali (CIL), l’Italia supera paesi come Francia e Spagna, posizionandosi sopra la media internazionale. Ancora più significativo è il miglioramento rispetto al 2018: 30 punti in più, il progresso più ampio tra i paesi partecipanti.
A livello internazionale, le ragazze ottengono punteggi medi più alti rispetto ai ragazzi (486 contro 467), e in Italia il divario è ancora maggiore: 18 punti di differenza. Questo risultato dimostra non solo il superamento del divario digitale, ma un’inversione che vede le ragazze protagoniste del cambiamento.
Le competenze digitali valutate comprendono l’uso del computer per ricerca, creazione e comunicazione, oltre al pensiero computazionale, un processo logico per risolvere problemi. In questo campo, l’Italia si allinea alla media globale, ma persistono differenze territoriali, con il Nord che ottiene risultati superiori rispetto al Sud e alle Isole.
L’indagine evidenzia anche il peso del contesto familiare: studenti con almeno 26 libri in casa registrano punteggi medi di 40 punti superiori rispetto a chi ne possiede meno. Questo dato conferma che un ambiente stimolante è cruciale per sviluppare competenze, digitali e non.
Nonostante i progressi, restano sfide aperte: le differenze territoriali e le disuguaglianze socio-economiche rappresentano ostacoli da superare per garantire pari opportunità a tutti i giovani italiani. I risultati mostrano un’Italia in evoluzione, con le ragazze a guidare una rivoluzione digitale che non si può ignorare.