Un eventuale coinvolgimento di Elon Musk sarebbe un colpo di scena clamoroso, ma non del tutto imprevedibile

A pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum imposto dal Congresso americano – vendere a un proprietario non cinese o chiudere le operazioni negli Stati Uniti – e in attesa della decisione della Corte Suprema sull’eventuale proroga alla piattaforma cinese, emerge uno scenario inaspettato. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il governo cinese starebbe valutando la possibilità di cedere il controllo di TikTok a Elon Musk, già proprietario di X (ex Twitter).

Le fonti citate dall’agenzia parlano di discussioni preliminari: diverse opzioni sono sul tavolo, ma nessuna decisione definitiva è stata presa. Se questa ipotesi si concretizzasse, le polemiche non mancherebbero. Da un lato, verrebbe alimentato il dibattito sul crescente potere dell’asse Trump-Musk nella comunicazione politica; dall’altro, si accentuerebbe la contraddizione di anni di dichiarazioni da parte di TikTok, che ha sempre sostenuto la sua indipendenza dal governo cinese. Le preoccupazioni relative alla possibile raccolta di dati sensibili dei cittadini americani – un’accusa spesso negata da ByteDance, la holding proprietaria – tornerebbero inevitabilmente sotto i riflettori.

La decisione della Corte Suprema e i possibili scenari

Al momento, TikTok resta in attesa della decisione della Corte Suprema, prevista entro domenica. Tuttavia, dal confronto preliminare tra giudici e legali sembra emergere un orientamento favorevole alla conferma del divieto voluto da Congresso e governo. Anche in caso di messa al bando, gli attuali utenti statunitensi potrebbero continuare a utilizzare la piattaforma, sebbene con un servizio degradato per via del blocco degli aggiornamenti. Tuttavia, la rimozione dagli app store impedirebbe la registrazione di nuovi utenti.

L’ipotesi Musk: un intervento inaspettato, ma plausibile

Un eventuale coinvolgimento di Elon Musk sarebbe un colpo di scena clamoroso, ma non del tutto imprevedibile. Già durante il primo mandato di Trump, il tema TikTok era stato al centro delle attenzioni. All’epoca, il presidente repubblicano aveva cercato soluzioni di compromesso coinvolgendo imprenditori come Larry Ellison di Oracle, che si era detto disposto a gestire i dati americani della piattaforma su server controllati negli Stati Uniti. Tuttavia, nessuna delle parti coinvolte accettò l’accordo, e il dibattito si arenò con la fine del mandato di Trump.

Oggi, con il caso TikTok tornato di stretta attualità, si discute della reale disponibilità del governo cinese a cedere. Secondo Bloomberg, l’intervento di Pechino potrebbe essere avvenuto senza nemmeno informare ByteDance. Elon Musk, grazie ai suoi significativi interessi in Cina – dove Tesla possiede una delle sue principali fabbriche – potrebbe rivelarsi un mediatore strategico tra Pechino e Washington. Per il governo di Xi Jinping, l’eventuale cessione di TikTok potrebbe inserirsi in un negoziato più ampio, volto a evitare le minacce di nuove sanzioni commerciali e dazi già ventilate dall’amministrazione Trump.