Studio PromethEUs: oltre 100 norme frenano la competitività. Pmi in difficoltà, necessario cambio di rotta
L’Europa si trova ad affrontare una sfida cruciale nel campo dell’innovazione e della digitalizzazione, con un quadro legislativo complesso che rischia di ostacolare la competitività delle imprese. È quanto emerge dallo studio “A Blueprint For The Digital Priorities Of The New EU Mandate”, realizzato da PromethEUs, una rete di think tank dell’Europa meridionale.
Secondo il report, i fornitori di servizi digitali nell’Unione Europea devono far fronte a oltre 100 leggi esistenti e in cantiere, un panorama normativo intricato che mette in difficoltà anche le grandi aziende. Tra le norme che compongono questa fitta rete si annoverano il Digital Market Act, il Digital Services Act, il Data Governance Act e il Cybersecurity Act.
Tuttavia, il quadro legislativo non è l’unico ostacolo alla competitività digitale europea. Lo studio evidenzia anche la forte dipendenza dell’Europa da Paesi terzi per oltre l’80% dei suoi prodotti, servizi, infrastrutture e proprietà intellettuale digitali. Inoltre, il divario di investimenti nell’intelligenza artificiale tra Stati Uniti e UE si è ampliato nel tempo, con una sostanziale differenza anche nei finanziamenti alle startup di AI e tecnologie quantum.
Le piccole e medie imprese, cuore pulsante dell’industria europea, si trovano ad affrontare sfide sempre più impegnative derivanti dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità. L’Europa meridionale, in particolare, sperimenta un significativo ritardo delle infrastrutture digitali, con un accesso limitato a Internet ad alta velocità e alle tecnologie avanzate in molte aree. Per superare questi ostacoli, il report sottolinea l’importanza di programmi di upskilling e reskilling, nonché di dataspace settoriali.
In questo contesto, il nuovo mandato europeo del 2024 si apre con un cambio di paradigma verso la sicurezza economica, con un approccio orientato alla politica industriale, all’intervento pubblico e alla competitività. Sarà fondamentale rafforzare e coordinare ulteriormente la diplomazia digitale, enfatizzando la dimensione tecnologica nelle politiche di allargamento e attribuendo priorità all’applicazione della Economic Security Strategy.
L’Europa si trova di fronte a un bivio: continuare a navigare nel labirinto di leggi e ritardi o intraprendere un deciso cambio di rotta verso una maggiore competitività digitale. La sfida è aperta e le scelte che verranno fatte nei prossimi anni saranno decisive per il futuro dell’innovazione nel Vecchio Continente.