Solo il 38% degli italiani si sente informato sugli investimenti. Un dato preoccupante che richiama l’urgenza di un'azione educativa
L’Italia occupa il penultimo posto nell’Unione Europea per competenze finanziarie, secondo i dati presentati durante l’evento “Quando l’educazione finanziaria incontra… un futuro sostenibile”, organizzato dall’Associazione Civita.
Il quadro tracciato dalla Head of Research di SWG, Alessandra Dragotto, è preoccupante: appena il 38% degli italiani si considera informato sulla gestione degli investimenti, con lacune particolarmente marcate tra donne e giovani. Inoltre, solo un italiano su quattro comprende i concetti base di tassi d’interesse, inflazione e diversificazione del rischio.
Simonetta Giordani, Segretario Generale di Civita, ha sottolineato l’importanza dell’educazione finanziaria come competenza cruciale per la competitività nazionale e il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Nonostante alcuni segnali di miglioramento, permangono divari significativi rispetto alla media europea.
Anche sul fronte del risparmio, l’Italia mostra segnali di arretratezza: solo il 68% della popolazione pianifica obiettivi finanziari a lungo termine, rispetto al 71% della media europea. Questi dati evidenziano la necessità di un impegno condiviso tra istituzioni, scuola, imprese e Terzo Settore per rafforzare una cultura finanziaria consapevole. Tale educazione è fondamentale per costruire un’economia sostenibile e garantire un futuro stabile alle nuove generazioni.