Il Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Festival della Pace presentano Khalid Albaih

La stagione della migrazione a Nord, la prima mostra personale in Italia dell’artista, curatore e attivista sudanese Khalid Albaih (Bucarest, Romania, 1980) riprende il titolo l’omonimo romanzo dello scrittore Tayeb Salih, la cui voce narrante fa da filo conduttore al progetto espositivo.

La mostra

Filo rosso della riflessione di Khalid è l’indagine sulle diverse sfaccettature che caratterizzano, ai nostri giorni, la “stagione della migrazione a Nord”: dall’identificazione di un luogo come casa al confronto con lo straniero; dalla visione che il cosiddetto Occidente – inteso come categoria ideologica – ha dell’Africa, ai segni che ogni viaggio imprime nella memoria. Radicata nel disegno, la ricerca artistica di Khalid Albaih si intreccia con il suo approccio curatoriale e con la tensione all’art-ivismo.

La stagione della migrazione a Nord ripercorre la carriera di Albaih, presentando per la prima volta in Italia una personale del suo lavoro di artista dissidente ed esule. L’allestimento, curato personalmente dall’artista, riprende alcuni concetti proposti in lavori precedenti e dialoga con la città di Brescia attraverso opere site-specific.

L’artista

Khalid Albaih è un artista visivo e attivista nato in Sudan, noto per il suo lavoro di illustrazione politica e sociale. La sua arte è principalmente focalizzata su temi legati ai diritti umani, alla politica e alla lotta per la giustizia. Albaih è anche conosciuto per le sue caricature e illustrazioni, che spesso commentano e criticano i regimi autoritari e le ingiustizie nel mondo arabo, in particolare nel suo paese d’origine.

Uno degli aspetti distintivi del suo lavoro è l’uso dei social media, in particolare Twitter e Instagram, come piattaforme per diffondere le sue opere. Albaih è stato un attivo sostenitore della Primavera Araba e ha utilizzato le sue illustrazioni per esprimere solidarietà con i movimenti di protesta che si sono sviluppati in tutto il mondo arabo a partire dal 2010.

Il suo stile di illustrazione è influenzato dal fumetto e dalla caricatura politica, con colori vivaci e linee forti, e le sue opere spesso includono simboli di oppressione, corruzione e disuguaglianza. Albaih è stato riconosciuto a livello internazionale per il suo impegno politico e artistico, ricevendo premi e riconoscimenti in vari eventi artistici.

Oltre alla sua carriera artistica, Khalid Albaih ha lavorato come curatore e collaboratore con organizzazioni internazionali e musei, utilizzando la sua arte per sensibilizzare il pubblico sulle questioni politiche e sociali che affrontano le comunità mediorientali e africane.

Festival della Pace di Brescia

La mostra è presentata nell’ambito del Festival della Pace di Brescia e segna la quinta tappa del percorso di ricerca di Fondazione Brescia Musei, che ha visto susseguirsi le mostre personali con la curatela di Elettra Stamboulis di Zehra Doğan, Badiucao, Victoria Lomasko e la mostra Finché non saremo libere, a cura di Ilaria Bernardi.

L’esposizione apre al pubblico dal 9 novembre 2024 al 23 febbraio 2025 negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia.