Settori chiave come l'acciaio, l'alluminio e l'automotive sono particolarmente vulnerabili. Inoltre, la prospettiva di ulteriori tariffe su prodotti agricoli e farmaceutici potrebbe aggravare la situazione

Le recenti politiche monetarie e l’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti stanno ridisegnando il panorama economico globale, influenzando significativamente l’Europa, la Cina e le economie emergenti, con particolare attenzione ai Paesi del Medio Oriente e Nord Africa (MENA).​

L’impatto sull’Europa

L’Unione Europea si trova ad affrontare una doppia sfida: da un lato, le tensioni commerciali con gli Stati Uniti; dall’altro, le divergenze nelle politiche monetarie. L’imposizione di dazi su prodotti europei da parte dell’amministrazione Trump ha sollevato preoccupazioni riguardo alla competitività delle esportazioni europee. Settori chiave come l’acciaio, l’alluminio e l’automotive sono particolarmente vulnerabili. Inoltre, la prospettiva di ulteriori tariffe su prodotti agricoli e farmaceutici potrebbe aggravare la situazione.

Parallelamente, le politiche monetarie divergenti tra la Federal Reserve statunitense (FED) e la Banca Centrale Europea (BCE) stanno influenzando i mercati valutari. Mentre la Fed potrebbe adottare una politica monetaria più restrittiva, la BCE potrebbe mantenere tassi di interesse più bassi per sostenere la crescita. Questa divergenza potrebbe portare a una svalutazione dell’euro rispetto al dollaro, influenzando negativamente le importazioni e il potere d’acquisto dei consumatori europei.

Impatto sulla Cina

La Cina, principale bersaglio dei dazi statunitensi, sta affrontando una pressione significativa sulle sue esportazioni. L’aumento delle tariffe su una vasta gamma di prodotti cinesi rende questi beni meno competitivi sul mercato americano, costringendo Pechino a cercare mercati alternativi e a rafforzare la domanda interna. In risposta, la Cina ha implementato contromisure, imponendo dazi su prodotti statunitensi, il che ha ulteriormente intensificato le tensioni commerciali.

Impatto sui Paesi Emergenti e sulle Economie MENA

I Paesi emergenti, inclusi quelli della regione MENA, risentono indirettamente delle tensioni commerciali tra le grandi economie. La riduzione della domanda globale e l’aumento dell’incertezza possono portare a una diminuzione degli investimenti esteri diretti e a una maggiore volatilità dei mercati finanziari. Inoltre, le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, fondamentali per molte economie emergenti, possono destabilizzare le entrate fiscali e le bilance commerciali.

Strategie di Diversificazione per i Paesi MENA

Per mitigare gli effetti negativi delle tensioni commerciali, i Paesi MENA stanno esplorando strategie di diversificazione dei partner commerciali. L’Unione Europea si è affermata come uno dei principali partner commerciali per molti di questi Paesi.

Secondo le statistiche più recenti, nel 2022 i flussi commerciali bilaterali tra l’UE e il GCC (Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo) hanno superato i 204 miliardi di dollari. In questo contesto, l’UE ha rappresentato il 13% del totale degli scambi dei Paesi arabi del Golfo.

Analizzando nel dettaglio, nel 2022 le esportazioni del GCC verso l’UE hanno raggiunto un valore di 106,3 miliardi di dollari, mentre le importazioni di prodotti europei da parte del GCC sono state pari a circa 98 miliardi di dollari.
Questi dati evidenziano una crescita significativa rispetto al 2020, quando l’UE rappresentava il 12,3% del commercio globale di beni del GCC e il 17,8% delle importazioni del GCC provenivano dall’UE.

Nel 2023 poi, gli scambi commerciali tra i Paesi del GCC e quelli africani hanno raggiunto il picco di 121 miliardi di dollari, mostrando l’espansione delle relazioni commerciali del GCC anche verso altre regioni.
Questi dati aggiornati sottolineano l’importanza crescente delle relazioni commerciali tra l’UE e i Paesi del GCC, nonché la tendenza di questi ultimi a diversificare i propri partner commerciali per mitigare gli effetti delle tensioni economiche globali.

​La crescente domanda asiatica di energia e materie prime inoltre offre ai Paesi MENA la possibilità di espandere le proprie esportazioni. Collaborazioni in settori come le infrastrutture e la tecnologia possono favorire lo sviluppo economico regionale.

Paradossalmente, la guerra dei dazi potrebbe aprire nuove opportunità di business. Le aziende europee e asiatiche potrebbero cercare alternative alle catene di approvvigionamento tradizionali, rivolgendosi ai Paesi MENA per stabilire nuove partnership produttive e commerciali. Questo potrebbe tradursi in investimenti in infrastrutture, manifattura e servizi, stimolando la crescita economica nella regione.

Le attuali politiche monetarie e commerciali stanno ridefinendo le dinamiche economiche globali. Mentre Europa e Cina affrontano sfide significative, i Paesi emergenti e le economie del MENA hanno l’opportunità di riposizionarsi strategicamente, diversificando i propri partner commerciali e capitalizzando sulle nuove opportunità derivanti dalle tensioni internazionali. La capacità di adattamento e la proattività saranno determinanti, in questo contesto economico, per il loro successo.