L'indice HCOB PMI del settore edile italiano ad ottobre è salito a 48,2
A ottobre, l’attività delle imprese edili italiane ha continuato a contrarsi, ma a un ritmo più lento rispetto ai mesi precedenti. L’indice HCOB PMI del settore edile è passato da 47,8 di settembre a 48,2, il livello più alto da maggio. Nonostante il calo, alcune aziende hanno mostrato segni di ottimismo, con un lieve aumento delle assunzioni per il secondo mese consecutivo. Il personale è stato incrementato per gestire il carico di lavoro, malgrado l’incertezza economica. Parallelamente, l’utilizzo dei subappaltatori è diminuito al tasso più elevato in oltre due anni, segnalando una strategia di contenimento dei costi.
Anche la domanda di beni e materiali è rimasta debole, riducendo gli acquisti e allentando la pressione sui costi. L’inflazione dei prezzi di acquisto è salita al tasso più basso in quasi quattro anni e mezzo, rispecchiando la minore domanda nel settore. Tuttavia, i tempi medi di consegna si sono allungati leggermente, invertendo i miglioramenti osservati nei due mesi precedenti.
La contrazione è stata generalizzata in tutti i sotto-settori. L’ingegneria civile ha registrato il calo più marcato, mentre l’edilizia residenziale, in recupero a settembre, ha subito un nuovo declino. Il settore non residenziale ha mostrato una contrazione minore rispetto agli altri. La debolezza dell’attività è stata legata alla riduzione dei nuovi ordini, influenzata da incertezze economiche ancora persistenti tra i clienti.
Guardando ai prossimi 12 mesi, le aziende restano moderatamente ottimiste sull’aumento dell’attività grazie a nuovi ordini e contratti in corso, anche se la fiducia rispetto a settembre si è ridotta, riflettendo l’incertezza e le difficoltà nel consolidare una ripresa stabile del settore.