Milano dedica una straordinaria retrospettiva a Ugo Mulas, uno dei più grandi maestri della fotografia del Novecento
La mostra ripercorre la carriera di questo innovatore dell’arte fotografica, che ha saputo immortalare il mondo dell’arte e della cultura con uno stile inconfondibile, lasciando un segno indelebile nella storia della fotografia italiana e internazionale.
L’operazione fotografica, visibile fino al 2 febbraio 2025, è curata da Denis Curti, direttore di Le Stanze della Fotografia a Venezia, e da Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio Ugo Mulas.
Attraverso oltre 300 opere esposte, tra scatti iconici e immagini meno conosciute, i visitatori possono esplorare l’evoluzione del linguaggio visivo di Mulas, dalla sua celebre serie sugli artisti di New York, tra cui Andy Warhol e Marcel Duchamp, ai suoi reportage sulle biennali di Venezia, fino ai celebri “Verifiche”, una riflessione profonda sul significato e il processo della fotografia stessa.

La mostra, che si sviluppa su diversi temi e periodi, evidenzia il legame di Mulas con l’arte contemporanea, il suo approccio unico al ritratto, e la sua capacità di catturare l’energia dei momenti creativi. Ogni scatto è un documento che rivela non solo la tecnica impeccabile dell’artista, ma anche il suo profondo coinvolgimento con i soggetti ritratti, in particolare gli artisti e il loro processo creativo.
A Palazzo Reale, per la prima volta, le Verifiche verranno esposte assieme agli studi che precedono la serie
Accanto alle fotografie più celebri, l’esposizione mette in luce anche il lavoro più sperimentale di Mulas, come le sue ricerche sul mezzo fotografico e il suo costante interrogarsi sulle possibilità e sui limiti della fotografia, esplorati nella serie delle “Verifiche”. Queste opere, realizzate negli anni ’70, rappresentano un manifesto dell’autoconsapevolezza artistica, in cui Mulas si interroga su temi come l’autenticità dell’immagine e il rapporto tra fotografia e realtà.
L’esposizione a Palazzo Reale non è solo una celebrazione del talento di Ugo Mulas, ma anche un’occasione per riflettere sul potere della fotografia come strumento narrativo e artistico. Grazie a un allestimento curato nei minimi dettagli, il pubblico può immergersi nel mondo dell’artista e apprezzare la sua straordinaria capacità di trasformare la realtà in arte attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica.

La mostra rappresenta un evento imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia, arte e cultura, e un omaggio doveroso a uno dei protagonisti della storia della fotografia.