Luisa Spagnoli: il coraggio di inseguire i sogni tra zucchero e innovazione
Un banco in legno e ottone, alzatine colme di dolciumi, e un profumo che promette felicità. È così che inizia la storia di Luisa Spagnoli, una giovane donna che, agli inizi del Novecento, non solo ha saputo credere in sé stessa, ma ha dato forma a due imperi che ancora oggi brillano nel panorama italiano: la Perugina e l’Angora Spagnoli.
Nel romanzo Luisa, Paola Jacobbi intreccia il racconto della vita di Luisa Spagnoli con vicende di finzione, come la storia di Marina Vasconcellos, una giovane ispirata dai quaderni della nonna, ex dipendente della Perugina. Grazie alla ricerca negli archivi della famiglia Spagnoli, l’autrice restituisce al lettore una protagonista complessa e autentica, collocandola nello scenario storico che va dalle speranze del primo Novecento ai venti del fascismo.
Il sogno della Perugina
Quando Luisa scopre che una confetteria del centro di Perugia è in vendita, non esita a cogliere l’occasione. Non importa che il marito sia lontano, che la gravidanza sia imminente o che la pasticceria sia un mondo per lei sconosciuto. Con determinazione e spirito di adattamento, impara tutto e trasforma quel piccolo negozio nel cuore pulsante di un’azienda che farà la storia. Dalle sue mani nasceranno caramelle e cioccolatini iconici, tra cui il celebre Bacio Perugina, simbolo di dolcezza e amore. E proprio il Bacio racchiude anche il racconto di una passione proibita: la relazione con Giovanni Buitoni, un amore che sfida le convenzioni dell’epoca.
Una pioniera dell’emancipazione
Luisa non è stata solo un’imprenditrice visionaria; è stata anche una donna capace di rompere le barriere sociali. È lei a introdurre nelle sue fabbriche asili aziendali per le operaie, a promuovere l’assunzione femminile e a sfidare i pregiudizi con il suo stile di vita e il suo pensiero innovativo. La sua figura diventa quindi emblema di emancipazione e modernità.
Negli anni in cui gli uomini erano al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli intuì la possibilità di trasformare un hobby, l’allevamento dei conigli d’angora, in una nuova attività produttiva che coinvolgesse direttamente le donne. I conigli venivano allevati principalmente nelle case delle lavoratrici, permettendo loro di occuparsi contemporaneamente del lavoro e della cura della famiglia. Questo sistema decentralizzato era rivoluzionario per l’epoca e consentiva alle donne di avere una fonte di reddito stabile e dignitosa.
Innovazioni sociali: asili, assistenza e dignità
Luisa Spagnoli non si limitò a offrire lavoro. Le sue aziende furono tra le prime in Italia a dotarsi di servizi di welfare aziendale. In un’epoca in cui le operaie lavoravano in condizioni durissime e senza tutele, lei introdusse asili nido all’interno delle sue fabbriche, una novità straordinaria. Questi spazi permettevano alle madri di lavorare serenamente, sapendo che i loro figli erano accuditi in un ambiente sicuro e stimolante. Inoltre, Luisa offrì assistenza sanitaria alle lavoratrici e ai loro figli, con il dispensario medico disponibile in azienda.
Perché leggere Luisa oggi
Il libro di Jacobbi non è solo un tributo a una donna straordinaria, ma anche un invito a riflettere sul coraggio, la determinazione e l’innovazione. In un’epoca in cui le figure femminili lottano ancora per affermarsi in molti ambiti, la storia di Luisa Spagnoli risuona come un potente esempio di indipendenza e visione. Luisa è un inno a chi osa sognare e, soprattutto, a chi non si arrende mai.
Paola Jacobbi è giornalista e critica cinematografica. Collabora con diverse testate, tra cui il Venerdì di Repubblica, Esquire e Harper’s Bazaar. Da sempre attenta alla moda e al costume, per Sperling & Kupfer ha scritto Voglio quelle scarpe (2004), Pazze per le borse (2006), Sotto i tre carati non è vero amore (2011) e Scostumate (2021), biografia della stilista e imprenditrice Marisa Padovan. Nel 2023 ha pubblicato Lasciateci perdere (Rizzoli), scritto insieme al regista premio Oscar Gabriele Salvatores. Ha inoltre collaborato come sceneggiatrice al film The Girl in the Fountain (2021), protagonista Monica Bellucci, regia di Antongiulio Panizzi, e al documentario Mostruosamente Villaggio (2024), con la partecipazione di Luca Bizzarri e la regia di Valeria Parisi.