ROMA (ITALPRESS) – Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia con oltre 217mila decessi l’anno. Secondo […]



ROMA (ITALPRESS) – Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia con oltre 217mila decessi l’anno. Secondo le ultime stime del Global Burden of Disease, in Italia circa 9,6 milioni di individui sono affetti da malattie cardiovascolari, con 800 mila nuove diagnosi annuali e oltre 670 mila ricoveri ospedalieri imputabili a queste patologie. Nonostante l’efficacia delle terapie ipolipemizzanti, antidiabetiche e antipertensive, esiste un gruppo di pazienti che può rimanere esposto a rischio cardiovascolare residuo, ovvero la probabilità che ha una persona con malattia cardiovascolare di sviluppare nuovi eventi, spesso fatali, anche laddove trattata seguendo gli standard di cura. Al Rischio cardiovascolare residuo è dedicato un Manifesto promosso dalle società scientifiche, realizzato con il patrocinio di SID e SALUTEQUITA’ e col contributo non condizionante di Amarin. Lo presenta Francesco Dentali, Presidente della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti.
sat/mrv