Chiara Rodriquez, CEO, racconta l'impegno nell'innovazione dei materiali, tra soluzioni sostenibili e scenari per l’industria

Innovazione e sostenibilità a partire dai materiali. È la mission di Materially, punto di riferimento in Italia nella ricerca di materiali innovativi e sostenibili per l’industria manifatturiera e per ogni applicazione design-driven.

Una impresa la cui storia recente inizia nel gennaio 2020, ma che affonda le sue radici nell’esperienza di Material ConneXion Italia, presente a Milano dal 2002 come licenziataria della statunitense Material ConneXion Inc (MCX), società pionieristica nel creare, nel lontano 1997, un database dedicato ai materiali e una materioteca fisica ancora oggi accessibile per gli abbonati nella sede Materially a Milano.

Trenta anni fa non c’era una consapevolezza paragonabile a quella attuale rispetto ai materiali, che oggi sono al centro di molti mondi e molte conversazioni, in particolare dal Covid in poi. La materioteca MCX e il database, frutto di una continua attività di scouting di materiali interessanti, innovativi e peculiari in tutto il mondo, sono a disposizione di progettisti, designer e architetti come strumento di stimolo progettuale. Materially poi svolge un ruolo di osservatorio delle innovazioni materiali e di processo, mantenendosi in costante contatto con aziende manifatturiere. È questo essere cerniera tra produttori e utilizzatori di materiali, tra ricerca e mercato, che costituisce forse il nostro valore più grande

spiega Chiara Rodriquez, CEO di Materially.

Materially fornisce dunque soluzioni materiali in molti settori industriali, dall’automotive alla moda passando per food e furniture per citarne alcuni. In un’ottica progettuale material-driven, gli ambiti di applicazione sono numerosi e includono consumer good, packaging, interni e molto altro.

Il supporto alle aziende si concretizza in servizi di consulenza ma le attività di Materially abbracciano anche il racconto dei materiali attraverso la curatela di mostre, la progettazione di eventi e la partecipazione a fiere.

Il nostro lavoro inizia dal rapporto con i produttori di materiali, la nostra miniera di informazioni e soluzioni, ai quali inoltre dedichiamo servizi di networking, disseminazione e benchmarking

spiega Chiara Rodriquez.

Dall’altro capo della filiera ci sono le imprese che richiedono soluzioni materiali:

innovazione e sostenibilità sono sempre più al centro del sistema progettuale e produttivo. Nel nostro ambito, dunque, le richieste si orientano per esempio verso alternative alla plastica o la ricerca di materiali che mantengano i livelli di performance consolidati ma che al contempo abbiano un impatto ambientale inferiore

Qualche altra applicazione concreta? Ricerca di materiali a base cellulosica per l’imballaggio di prodotti elettronici. Scouting di soluzioni materiali sostenibili per la realizzazione di valigette porta-accessori. Ricerca di soluzioni innovative per l’elettronica di consumo nell’ambito delle materie plastiche, dei compositi, del trattamento metalli, del magnesio. Ma si tratta solo di alcuni esempi tra i molti possibili.

È il mercato a spingere sempre di più in questa direzione. Perché la sostenibilità è lo scenario con cui misurarsi a livello globale. Non fosse solo per evidenti questioni ambientali, a livello UE lo richiedono anche le normative:

C’è grandissima attenzione alla filiera e ai materiali utilizzati, ormai anche nelle gare pubbliche o rispetto ai fornitori dei grandi gruppi

precisa Rodriquez.

Aggiornamento costante, accessibilità alle informazioni e facilità di applicazione sono dunque fondamentali. Le nuove tecnologie svolgono anche per Materially un ruolo cruciale:

strumenti digitali, software, app sono preziosi nel fare da ponte tra il sapere e la sua applicazione. Quella dell’integrazione digitale una direzione molto interessante verso la quale portare il nostro expertise e le nostre conoscenze relative ai materiali. Anche l’Intelligenza artificiale può naturalmente essere d’aiuto, nel fornire all’utente una migliore definizione di problemi e soluzioni. Un approccio che confidiamo possa velocizzare e facilitare la creazione di circolarità e che è prediletto da alcuni dei progetti finanziati a cui partecipiamo

spiega Rodriquez.

Quali dunque gli scenari futuri del settore?

Con i suoi pro ed i suoi contro, ciò che si sta verificando è la crescente richiesta di materiali bio-based, in parte rigenerabili. Un altro fronte è quello dell’utilizzo di materie prime seconde come scarti industriali e agricoli, con la sfida di fare loro raggiungere la medesima performatività dei materiali tradizionali

conclude la CEO di Materially.