A Roma l’appuntamento che mette al centro l’area geografica allargata, tra Medioriente e continente africano
Si volge a Roma fino al 27 novembre la decima edizione di MED Dialogues, la principale conferenza sul Mediterraneo, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI (Istituto Italiano per gli Studi di Politica InternazionaleI MED Dialogues mirano a ripensare gli approcci tradizionali all’area, apportando nuove idee e suggerimenti per elaborare un’“agenda positiva” per la regione, che affronti le sfide socio-economiche e di sicurezza attraverso visioni comuni.
Le edizioni passate hanno riunito oltre 2.000 leader internazionali, tra cui Capi di Stato, Ministri, dignitari, rappresentanti di organizzazioni internazionali e leader aziendali, per lo più provenienti da paesi del Mediterraneo più ampio, ma anche da Europa, Asia e Stati Uniti. Nelle varie edizioni dei MED Dialogues sono stati ospitati il Re di Giordania, i Presidenti iracheno e libanese, Ministri degli Affari Esteri di Algeria, Egitto, Iran, Marocco, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, nonché il Segretario di Stato degli Stati Uniti e molti altri.
Ospiti fissi i rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui l’Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Rappresentanti Speciali dell’UE nei paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa; ma anche gli inviati speciali delle Nazioni Unite per la Siria, la Libia e lo Yemen; l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati e molti altri leader impegnati in missioni diplomatiche e di cooperazione in tutta la regione.
Nell’edizione di quest’anno , rilevanti appuntamenti con confronti e dibattiti su sicurezza dell’area mediterranea in relazione al vicino Medioriente, sui rapporti e le influenze economiche tra continenti e potenze, il ruolo dell’Unione Europea nell’area , le prospettive di sviluppo nel continente africano a seguito di interventi esteri, come il Piano Mattei.