L’area al centro della geopolitica globale, diventa cruciale per connettività, investimenti

Il Mediterraneo si riconferma un’area di interesse strategico globale. Da un lato, le crescenti tensioni geopolitiche, come il conflitto tra Israele e Hamas e l’instabilità nel Mar Rosso, ne accentuano la centralità. Dall’altro, i cambiamenti nelle catene del valore globali creano opportunità per i Paesi della regione, in particolare attraverso politiche di near-shoring e friend-shoring, che spostano flussi commerciali e investimenti verso aree più vicine e politicamente allineate.

Un esempio è il Marocco, che si posiziona come hub regionale per commercio e logistica. Con il porto di Tanger Med e progetti come la gigafactory per batterie elettriche, il Paese attira investimenti globali. Anche l’Egitto sta ampliando le sue infrastrutture, con nuove linee ferroviarie e terminal portuali finanziati da consorzi internazionali, mentre la Turchia e i Paesi del Golfo stanno rafforzando il loro ruolo nella regione con investimenti infrastrutturali e industriali.

La presenza di grandi potenze come Cina e India evidenzia la competizione in corso. La Cina, attraverso la Belt and Road Initiative, è già un attore chiave in Nord Africa, mentre l’India si sta affermando come nuovo investitore strategico, con progetti come il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC).

L’Europa, dal canto suo, cerca di rafforzare le relazioni con i vicini del Mediterraneo attraverso piani come il Global Gateway e il Southern Neighbourhood Investment Plan. Tuttavia, rimangono sfide significative, come la necessità di maggiore coordinamento e investimenti mirati. Il Mediterraneo offre all’Europa un’opportunità unica per consolidare il suo ruolo globale, ma il successo dipenderà dalla capacità di sfruttare appieno il potenziale della regione.