STILLFRAME[S] è un invito a fermarsi, a prendersi il tempo per contemplare ciò che è stato e ciò che potrebbe essere
Incontrare un amico e immergersi nella sua opera artistica è un’esperienza che lascia il segno. Scoprire la sua poetica – quel filo invisibile che lega il suo mondo interiore alle sue creazioni – diventa un privilegio ancora più grande, soprattutto quando l’estro creativo riesce a fondere passato e presente, aprendo a chi osserva un ventaglio infinito di storie possibili.
Un privilegio che solo l’arte può offrire: la libertà di immaginare gli stati d’animo dell’artista, di entrare nei pensieri di chi è rappresentato, di decifrare il linguaggio di linee e colori, che portano con sé tanto un messaggio quanto un mistero.
STILLFRAME[S] è tutto questo e molto di più. È un racconto visivo che prende vita attraverso frammenti di cartoline e fotografie viaggiate – oggetti carichi di storie passate, spediti e ricevuti in un tempo lontano. Sono attimi di vita reale che hanno attraversato confini, mani e sguardi, per ritrovarsi, oggi, trasformati. Michele Rigoni li seleziona con cura, li ritaglia e li ricompone, dando vita a nuovi mondi. Collage che sembrano sospesi tra realtà e immaginazione, tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere.
Ogni opera è una finestra su una possibile vita. Le scene evocate parlano di un’umanità familiare, quotidiana, che ci appartiene anche se è stata reinventata. È un gioco creativo che pone una domanda intrigante: “E se…?”. Se quel volto, quel paesaggio, quella scena apparentemente lontana potessero diventare parte della nostra memoria, che storia racconterebbero?
Il bianco e nero della memoria – personale e collettiva – rivive attraverso le pennellate di colore che Michele aggiunge con cura, guidando lo sguardo verso dettagli che un tempo erano marginali, ma che ora diventano centrali. È come se il passato respirasse di nuova vita, svelandoci ciò che era e ciò che può ancora essere.
Il processo creativo di Michele Rigoni è interamente analogico: ogni collage è arricchito da dettagli disegnati a mano, amplificando la narrazione di quegli “atomi di vita” che compongono le sue opere. Una scelta che riflette il legame tra il suo lavoro di direttore creativo e regista – abituato alle infinite possibilità del digitale – e un ritorno alle radici dell’arte manuale, dove tutto inizia con lo sguardo e un gesto essenziale.
STILLFRAME[S] è un invito a fermarsi, a prendersi il tempo per contemplare ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. È un omaggio alla memoria – fisica e tangibile – che si tramanda e si trasforma, mantenendo sempre un carattere intimo e irripetibile.
La mostra è aperta al pubblico fino al 5 dicembre 2024, serata che vedrà anche la presentazione del secondo numero di Mntn Journal, media partner del progetto. Un appuntamento speciale per celebrare la montagna – un tema caro a Michele Rigoni – e la sua capacità di ispirare narrazioni che, come le sue opere, restano senza tempo.
Galleria Stazione Arte Contemporary Via Filippino Lippi,10 – Milano