Celebrata in Artigiano in Fiera 2024, tra spettacoli e iniziative uniche come l’Anno del Cammello
La recente edizione de L’Artigiano in Fiera a Milano ha celebrato l’Arabia Saudita come Paese dell’Anno per il Medio Oriente, valorizzando l’artigianato tradizionale, la cultura e la cucina locale in un ricco programma che coinvolge visitatori da tutto il mondo.
Con un padiglione spettacolare, l’Arabia Saudita si è distinta grazie alla partecipazione di 33 artigiani che hanno presentato creazioni uniche come tessuti Al Sadu e il Bisht, entrambi riconosciuti dall’UNESCO, oltre a ceramiche, ricami e lavori in legno.
Uno spazio speciale è stato dedicato all’“Anno del Cammello”, proclamato per il 2024 sia dal Regno sia dalle Nazioni Unite, con mostre che ne hanno celebrato l’importanza storica e culturale.
Il padiglione saudita, giunto alla sua quarta partecipazione consecutiva, ha incluso anche il ristorante “Irth”, dove chef del Regno deliziano i palati con piatti iconici come il Jareesh, il Kubibat Hail e il Mutabbaq. Non sono mancati il caffè saudita e i datteri, simboli di ospitalità, accompagnati da spezie e prelibatezze uniche, tra cui prodotti a base di cammello.
Il programma culturale ha arricchito l’esperienza con spettacoli dal vivo che spaziano dalla musica tradizionale con strumenti come Oud, Nay e Qanun, fino a danze popolari provenienti dalle 13 regioni saudite. La “tenda delle tradizioni” ha permesso ai visitatori di immergersi nella cultura locale indossando abiti tradizionali e catturando il momento con foto personalizzate.
Oltre alla valorizzazione dell’artigianato, l’evento ha offerto un’occasione unica per scoprire le destinazioni e le attività turistiche del Regno, presentate attraverso stand dedicati.
Artigiano in Fiera, il più grande evento mondiale dell’artigianato, ha accolto quest’anno 3.000 artigiani da 100 paesi, confermandosi un villaggio globale che unisce tradizioni e innovazione. La partecipazione saudita, frutto di un impegno costante per la promozione delle arti tradizionali, è un segno tangibile del ruolo crescente del Regno sulla scena culturale internazionale.