La mostra celebra la produzione delle artiste attive a Roma tra il XVI e il XIX secolo

La mostra “Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo“, ospitata dal Museo di Roma a Palazzo Braschi dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025, celebra la produzione delle artiste attive a Roma tra il XVI e il XIX secolo. Spesso ignorate dalla storiografia, queste pittrici emergono finalmente come protagoniste dell’ambiente capitolino.

L’esposizione presenta circa 130 opere eseguite da 56 artiste attive a Roma, partendo con un nucleo iniziale di cinquanta opere provenienti da GAM, Museo Napoleonico, Pinacoteca dei Musei Capitolini e Museo di Roma, per poi collegarsi a quelle di molti altri musei e collezioni nazionali e internazionali.

Le artiste

La mostra si apre con Lavinia Fontana, di cui si alternano opere inedite o mai esposte prima, e Artemisia Gentileschi, ripercorrendo le tappe della sua brillante carriera. Si prosegue con Giovanna Garzoni, Maria Felice Tibaldi Subleyras e Angelika Kaufmann, pittrice internazionale che si stabilisce a Roma. La mostra racconta la difficoltosa affermazione di queste donne nell’ambito artistico, evidenziando il ruolo centrale di Roma come luogo di formazione e mercato artistico.

Il racconto attraverso il XIX secolo si snoda con i tanti volti di artiste, autoritratte o raffigurate da altri, ma anche cantanti, attrici, salonnière riprese in iconiche immagini che restituiscono la forza e la determinazione di tutte le donne che hanno contribuito ai tanti cambiamenti della società. Di Emma Gaggiotti si espone per la prima volta il Ritratto di famiglia, oltre alla Venere degli Uffizi e la Sacra Famiglia dei Vaticani, entrambe opere conservate nei depositi e appena restaurate.

L’allestimento

L’allestimento cronologico e tematico mette in luce l’ingresso delle pittrici nel mercato internazionale, con focus su ritratti, nature morte e opere di grafica. La mostra si conclude con un omaggio alle artiste del XIX secolo, tra cui Erminia De Sanctis e Virginia Barlocci, meno conosciute ma in riscoperta grazie a recenti studi.