Investimenti in porti e logistica, verso partnership per migliorare la competitività italiana nel Mediterraneo

Il Nordafrica sta trasformando la sua posizione strategica nel Mediterraneo grazie a un’imponente espansione infrastrutturale. Negli ultimi dieci anni, investimenti per 12,7 miliardi di euro hanno reso questa regione un punto di riferimento per il transhipment e la logistica globale. Tanger Med, in Marocco, e i porti egiziani di Damietta e Port Said emergono come esempi di eccellenza, sostenuti da aree economiche speciali capaci di attirare flussi commerciali significativi.

Alessandro Panaro di SRM, intervenuto alla giornata conclusiva del forum A Bridge to Africa a La Spezia, ha sottolineato come questa crescita stia modificando le rotte globali, complice anche la crisi nel Mar Rosso. I porti nordafricani non solo consolidano il loro ruolo nel transhipment, ma si propongono come modelli da osservare per migliorare la competitività portuale italiana.

I porti della Spezia e di Marina di Carrara, gestiti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, rispondono con una strategia che punta a integrare porti e aree produttive speciali italiane, come le ZES e ZLS.

La Liguria può diventare il principale punto di accesso tra Europa e Africa. Non solo nel commercio, ma anche nel settore digitale, grazie ai cavi sottomarini che costruiscono connessioni tra i continenti e rendono la nostra regione un hub strategico

ha dichiarato Marco Bucci, presidente della Regione Liguria

Il Nordafrica rappresenta non solo un partner commerciale, ma anche una leva per la transizione energetica europea, grazie a progetti come l’idrogenodotto SouthH2 Corridor. La cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo rimane una chiave per costruire una crescita sostenibile e condivisa.