Nuovi finanziamenti per il clima e accordi concreti per la transizione energetica nei Paesi più vulnerabili

 L’11 novembre ha preso il via a Baku la COP29, la conferenza ONU sui cambiamenti climatici che riunisce le delegazioni di 198 nazioni nello Stadio di Baku, trasformato in centro congressi. L’evento durerà fino al 22 novembre, con possibili estensioni. Al centro dell’agenda, la questione cruciale della “finanza climatica” per sostenere la transizione energetica nei Paesi in via di sviluppo.

Finora, i Paesi ricchi si erano impegnati a stanziare 100 miliardi di dollari all’anno per il clima, ma l’obiettivo è stato raggiunto solo nel 2022. Alla COP29 si punta a stabilire un nuovo traguardo finanziario per il post-2025: il Gruppo Africano chiede 1.300 miliardi entro il 2030, mentre il Gruppo Arabo propone 1.100 miliardi. La conferenza si concentra su come suddividere i fondi tra risorse pubbliche e private e se le erogazioni saranno sotto forma di sovvenzioni o prestiti.

Altro tema delicato è l’allargamento della “base dei contributori”: mentre Cina e India sono formalmente classificate come Paesi in via di sviluppo e quindi non contribuiscono ai fondi, l’Europa e gli Stati Uniti sottolineano che, data la loro forza economica, dovrebbero partecipare. La Cina replica ricordando la responsabilità storica dell’Occidente nelle emissioni globali.

Un ulteriore obiettivo di Baku è la presentazione dei nuovi Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC) entro febbraio 2025, con piani di riduzione delle emissioni per raggiungere il 45% di tagli entro il 2030, secondo l’Accordo di Parigi. La COP29 funge così da “ponte” tra la COP28 di Dubai, che ha stabilito la necessità di abbandonare gradualmente i combustibili fossili, e la COP30 di Belém, in Brasile, dove questi piani saranno ratificati.

Infine, si discute dell’implementazione del fondo per “perdite e danni”, istituito nel 2022 per sostenere i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, e della realizzazione di Piani Nazionali di Adattamento (NAP), con l’obiettivo di misurare e finanziare i progressi nell’adattamento climatico.