Gavi, Alleanza Globale per i vaccini, introduce un programma di vaccinazioni per i Paesi più fragili

Gavi, l’Alleanza Globale per i vaccini, affronta la sfida delle malattie prevenibili in Africa con un programma in Ciad che introduce simultaneamente i vaccini contro malaria, pneumococco e rotavirus. Ogni anno, 200mila bambini sotto i cinque anni muoiono per infezioni prevenibili, mentre polmonite e malaria continuano a mietere vittime.

Il progetto, descritto in un’intervista ad Avvenire da Thabani Maphosa, responsabile del programma, rappresenta una svolta per il sistema sanitario del Ciad. “In un Paese come il Ciad, dove la maggior parte dei bambini muore per malattie prevenibili, l’introduzione di queste vaccinazioni cambierà radicalmente la situazione”, ha spiegato Maphosa. L’obiettivo è immunizzare, entro il 2025, quasi 900mila neonati contro rotavirus e pneumococco, tre milioni di bambini contro pneumococco e 400mila contro la malaria.

Si stima che il vaccino contro il pneumococco potrebbe salvare fino a 5mila vite ogni anno, mentre quello contro il rotavirus eviterebbe tra 2.500 e 2.900 decessi. Per la malaria, il vaccino e le zanzariere impregnate di insetticida promettono una significativa riduzione della mortalità infantile.

Il programma, sviluppato in collaborazione con OMS, UNICEF e partner locali, ha richiesto due anni di preparazione. Sono stati adottati sistemi di stoccaggio, infrastrutture e formazione del personale per assicurare il successo dell’iniziativa.

L’Italia, donatore storico di Gavi, ha sostenuto questi interventi anche attraverso meccanismi innovativi come i bond vaccino, accelerando l’accesso ai vaccini nei Paesi più poveri.