L'ondata di maltempo di ottobre evidenzia come il riscaldamento del mare stia aumentando l'intensità dei fenomeni atmosferici

L’intensa ondata di maltempo che ha colpito l’Italia il 18 e 19 ottobre 2024 è stata l’ennesima conferma degli effetti del cambiamento climatico, con un impatto notevole nel Mediterraneo. Piogge torrenziali e forti venti hanno causato alluvioni e gravi disagi per le comunità locali.

Secondo l’analisi di ClimaMeter, il riscaldamento globale sta rendendo il Mediterraneo sempre più vulnerabile a eventi estremi. L’aumento della temperatura delle acque mediterranee, che ha raggiunto 1°C sopra la media storica, destabilizza l’atmosfera, aumenta l’umidità e favorisce la formazione di tempeste più intense, soprattutto in autunno. Questa instabilità atmosferica ha contribuito all’ondata di maltempo che ha colpito varie regioni italiane, incluse Liguria, Campania, Calabria e Sicilia.

L’Emilia-Romagna ha registrato oltre 160 mm di pioggia in poche ore, e città come Palermo e Genova hanno visto un incremento delle precipitazioni rispetto al passato. Questi dati confermano che il Mediterraneo sta attraversando una trasformazione climatica, con eventi estremi più frequenti, specialmente nelle stagioni intermedie.

L’episodio di ottobre rappresenta un chiaro avvertimento: il riscaldamento delle acque mediterranee non solo minaccia l’equilibrio marino, ma aumenta il rischio di eventi violenti nelle aree costiere e limitrofe.