Economia della Conoscenza

Avatar 2: seguendo la via dell’acqua

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di Sara Sagrati

Il periodo caldo dell’anno per il cinema è arrivato e non è mai stato così freddo. Gli incassi faticano a riprendersi ma ogni previsione forse sta per essere sovvertita.

Il 14 dicembre, infatti, con l’incarico di salvare il cinema, è uscito Avatar 2 – La via dell’acqua. E nella prima settimana, con oltre dieci milioni di euro di incassi, sta centrando l’obiettivo. Una bel ritorno ma anche una grossa responsabilità sulle spalle di James Cameron che da anni sta lavorando ai capitoli successivi del fortunato film del 2009 con la tecnologia in 3D più sorprendente di sempre, per cui erano stati inventati lenti speciali, macchine da presa, ottiche ed effetti digitali. Una lavorazione durata oltre un decennio che promette un nuovo e sensazionale passo in avanti per l’audiovisivo.

Che sia piaciuto o meno, Avatar rappresenta uno spartiacque nella storia del cinema. C’è un prima e un dopo per gli effetti visivi, un prima e un dopo per il 3D, un prima e un dopo per quello che il pubblico si è abituato a vedere in sala. Succederà anche per questo secondo capitolo? Il film più atteso dalla Generazione Z, secondo un’indagine dall’azienda di ticketing Fandango, ha mantenuto la promessa di un’esperienza rivoluzionaria in sala che fino a pochi anni fa non sarebbe stata possibile.

Cameron, che all’epoca del primo Avatar aveva promesso una trilogia, sta in realtà lavorando a 4 sequel, pensati come i capitoli di una storia unica, già quasi interamente girati. Usciranno a distanza di due anni l’uno dall’altro. Non è dato sapere come potrà mantenere il livello tecnologico, visti i passi da gigante che ogni anno si compiono nel campo degli effetti digitali, ma di certo questo nuovo “capitolo” è riuscito a stupire.

La storia è ambientata circa 10 anni dopo la vittoria dei Na’vi sugli esseri umani, cacciati definitivamente da Pandora, e ritrova Jake e Neytiri, ancora insieme e con tre figli, alle prese con l’esplorazione del loro mondo e lo scontro culturale tra natura umana e tradizioni Na’vi. Ma al di là della trama, quello che conta è la meraviglia.

Quella di poter esplorare le terre e i fondali sottomarini di un mondo immaginario. La meraviglia del cinema. «Io ti vedo», dicono i Na’vi in segno di rispetto nei confronti dell’altro.

E noi quello faremo, con buona pace delle altre uscite in sala come la rentrée al cinema di Pappi Corsicato con Perfetta illusione e l’esordio da attrice protagonista di Emma Marrone ne Il ritorno.