Economia della Conoscenza

Il Trentino scommette sul modello Val di Sole

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A volte l’italiano gioca brutti scherzi con noi che lo parliamo. Come in Val di Sole: pochi sospetterebbero che il toponimo derivi dal retico Sulis, la divinità celtica delle acque, come documentato a fine degli anni Settanta da Quirino Bezzi.

«E che la Val di Sole sia stata al tempo della civiltà gallica ricca di acque, nessuno lo può mettere in dubbio, essendone ricchissima ancora oggi»

scriveva l’illustre storico. Gli amanti della neve, degli sport invernali e del buon cibo possono raggiungerla in automobile da Trento o facilmente anche in treno dalla città del Concilio. Nella piccola capitale Malè l’esistenza del torrente Rabbies sta all’origine della Fucina Marinelli, uno dei pochi esempi di forgia idraulica ancora funzionante nell’arco alpino. Nel pomeriggio si può prenotare l’uscita con una guida alpina per imparare le basi di sopravvivenza nel bosco: dall’accensione del fuoco all’osservazione del cielo.

Si può ricevere una sferzata di energia l’indomani in Val di Rabbi con l’erborista e naturopata Margherita Decarli sfidando il freddo della neve a piedi nudi lungo un percorso che dura circa un’ora. Dopo la preparazione tramite esercizi di respirazione e massaggi plantari che, si dice, abbiano insospettabili benefici, si cammina su pigne ghiacciate, trucioli e neve fresca. “Rilassare la mente con il respiro aiuta a dilatare i capillari e facilitare la circolazione sanguigna mentre la passeggiata ha un riflesso enorme perché insegna a interagire con gli elementi naturali” spiega Margherita. A fine prova gli unguenti a base di resina di larice locale e cera d’api rimettono a proprio agio con il loro potere riscaldante.

Si deve invece avere un alto grado di preparazione se si vogliono scalare le cascate di ghiaccio di Valorz, un’imponente sequenza di salti d’acqua congelata che richiede specifiche abilità nell’ascesa e nel ritorno a valle. È decisamente più tranquilla la passeggiata che si può fare a Monclassico e Presson, due borghi che sono un museo a cielo aperto grazie alle meridiane realizzate sulle facciate delle abitazioni negli ultimi 250 anni. Questa volta sono il sole e gli gnomoni a diventare protagonisti per poter “leggere” gli oltre 60 orologi artistici. Vale la pena visitare anche l’orologio astronomico a camera oscura con una guida che insegna a comprendere il percorso del sole durante l’anno tramite l’ombra espressa dai raggi solari che entrano da una piccola fessura nella parete.

Vista di Pejo – Foto Carlo Baroni

Tutto ha inizio dall’acqua in Val di Pejo, la perpendicolare alla Val di Sole già nota nel Cinquecento per le sue fonti termali.

«La fortuna di Pejo si consolida a metà Novecento grazie al vantaggio di poter offrire sorgenti con diversa composizione minerale e adatte alla cura di diverse patologie»

afferma il direttore sanitario Marino Migazzi. Si può accedere al padiglione anche per bagni e massaggi dopo una giornata sulla neve. Gli amanti dell’alta quota hanno infatti la possibilità di portarsi ai 3000 metri del rifugio Mantova grazie alla funivia Pejo 3000. Da qui si scende con sci o snowboard lungo una delle piste più spettacolari ed emozionanti delle Dolomiti, la Val della Mite: otto chilometri da percorrere in mezzo alla natura sulla neve fino ad arrivare senza fiato a Pejo Fonti.

Ciaspolata tra i masi di Valorz – Foto Giacomo Podetti

I più preparati, e se le condizioni climatiche lo consentono, si mettono in cammino con le ciaspole verso il Monte Vioz a 3645 metri, al cospetto della piccola chiesa di San Bernardo, la più alta d’Europa. Il ritorno nel centro di Pejo porta con sé il profumo di formaggio. Accanto alla chiesa di San Giorgio e al suo possente campanile con il gigantesco affresco di San Cristoforo funziona infatti una delle ultime latterie turnarie d’Italia.

«Il prodotto che piace a tutti, dolce e morbido, è il casolèt, una formaggetta a latte crudo che stagiona tra 20 e 30 giorni»

racconta Daniele Caserotti, il giovane casaro. Da qui,chi ama gli sport invernali può raggiungere il passo del Tonale per vedere soddisfatte ogni aspettativa. Dai 1880 metri del passo si raggiungono i 2753 metri con la cabinovia Paradiso e da qui gli impianti risalgono ai 3000 del ghiacciaio Presena con vista maestosa sull’Adamello e sulle cime dell’Ortles.

Concerto al ParadICE – Foto Giacomo Podetti

Al Panorama 3000 Glacier ci si ferma per un aperitivo con formaggi e salumi locali ma chi vuole una cucina più sostanziosa sosta a Capanna Presena. Si possono scegliere più varianti per la discesa, che regala sempre e comunque un’alta dose di adrenalina. Al rifugio i visitatori più intrepidi possono prenotare anche un igloo per la notte, ma chi desidera assistere a uno spettacolo nello spettacolo mette in agenda un concerto al Paradice Music. Di giovedì e sabato artisti di fama internazionale e gruppi locali si esibiscono sotto una calotta di ghiaccio e con strumenti musicali interamente di ghiaccio. C’è tempo fino al 23 marzo. Poi tutto si fonderà nella natura della Val di Sole: nell’acqua! Per info, prenotazioni, impianti cliccare qui.

 

L’Ice Room al Rifugio Capanna Presena – Foto Mauro Mariotti

Dove mangiare, dormire, acquistare

Mangiare

Corte dei Toldi
In un’antica cantina i due fratelli Daprà presentano ricette e vini perlopiù locali. Dalle tagliatelle all’uovo con ragù di cervo e funghi alla tagliata di cervo al ginepro la sapida cucina trentina prende il sopravvento. Ci si riposa nelle 6 curate camere.
Via dei Falidoni 32 – Terzolas (TN) – Tel. 338.8930089

Ristomacelleria Brida
Dedicato ai carnivori impenitenti: si possono scegliere i tagli da passare alla griglia e provare hamburger elaborati al momento.
Via Nazionale 77, Pellizzano (TN) – Tel. 0463.750853

Rifugio Capanna Presena
Si raggiunge in cabinovia dal Passo del Tonale. Piatti d’alta quota: canederli e brasati. Camere di gusto in stile alpino, igloo e spa con vista sulle pista da sci.
Passo del Tonale (TN) – Tel. 0463.808001

Dormire

Ravelli Hotel & Lodges
Il centro benessere di recente realizzazione è uno dei punti di forza dell’hotel. Scegliere la camera 348 (o simili), in legno grezzo e di esclusivo silenzio.
Via IV novembre 20 Mezzana (TN) – Tel. 0463.757122

B&B Villa Paradiso
Sono tre le camere a disposizione, ciascuna diversa dall’altra e arredata con buon gusto e con numerosi materiali di recupero.
Via Monsignor Antonio Maturi 19, Mezzana (TN) – Tel. 349.3449907

Comprare

Latteria Turnaria di Pejo
Una sorta di museo, ancor prima che di gusto, dove si preserva l’idea di latteria turnaria. Si fa provvista di casolèt, yogurt e pegaes.
Via Punta San Matteo 8, Pejo (TN) – Tel 328.1570139

Gustonatura
Gli amanti della mela hanno l’indirizzo giusto: succo di mela senza zuccheri aggiunti né additivi, composte ed essiccate.
Via Molini,31, Malè (TN) – Tel. 0463.901368

Birra Pejo
L’acqua è protagonista nella produzione della birra artigianale di Marco Framba. Aquila, ad alta gradazione, è piacevolmente speziata e amarognola.
Via delle Roge, Cogolo (TN) – Tel. 377.4386829