Economia della Conoscenza

Deliziose conversazioni in musica

Scritto il

di Beppe Ceccato

Olivia Trummer, creativa pianista e cantante di Stoccarda e Nicola Angelucci, raffinato batterista abruzzese sono i due protagonisti del disco di questa settimana, Dialogue’s Delight. Siamo nel jazz e due standard lo testimoniano, When I fall in love di Victor Young e Lil Darlin di Neal Hefti, parte integrante del loro primo lavoro in coppia, a ribadire, se ce ne fosse bisogno, le radici da cui provengono entrambi.

Un duo che ha scelto di non diventare il classico trio facendo a meno del contrabbasso: «Volevo che la musica fosse “aperta”, ariosa», mi dice Olivia. Però… un terzo “molto comodo” c’è ed è un altro musicista che questo paese può esser orgoglioso d’annoverare, Luciano Biondini, fisarmonicista di gran tecnica ed espressione.

«La fisarmonica lascia i ruoli aperti, ha le armonie può essere solista e anche molto ritmico. Possiamo alternarci nei ruoli, avere, dunque, grande flessibilità musicale; e poi è uno strumento che respira, impressionante dal punto di vista della dinamica e dell’emozione musicale», continua Olivia.

Pianoforte – classico ed elettrico (il Fender Rhodes, magico in periodi digitali) – e fisarmonica sono due “galli nello stesso pollaio”. Nota bene Nicola Angelucci: «dipende dalla bravura del pianista e del fisarmonicista. È necessario essere aperti, disposti ad ascoltare cosa c’è intorno, altrimenti può rivelarsi controproducente».

Ed è proprio sull’ascolto, sul dialogo dichiarato già nel titolo del disco, che si fonda la bellezza di queste tracce. Quando si suona insieme, soprattutto, quando si improvvisa, bisogna avere fiducia in chi condivide il palco con te, c’è un “codice comportamentale” nell’interagire, c’è il rispetto nella risposta, il non prevaricare.

«Tendo sempre a mettere il mio strumento al secondo posto, al primo c’è la musica, cioè l’ascoltare gli altri, vedere quello che ti succede intorno, non suonare per cliché ma sempre con le orecchie e la testa aperte. E avere l’immediatezza di reagire», ribadisce Nicola. Se le stesse regole fossero applicate anche al di fuori della musica, forse il mondo sarebbe migliore.

Tornando al disco, il dialogo fisarmonica-pianoforte-batteria di French Puppets, brano firmato da Angelucci/Trummer, è un gioioso ascolto, così come la title track, un dialogo immediato e intuitivo che si basa sulla connessione umana più sincera. Se avete voglia di ascoltarli dal vivo, l’11 luglio saranno in duo a Umbria Jazz (alle 12 nella Sala Podiani – Galleria Nazionale dell’Umbria).