E l’Oscar va a… lo star system
In attesa della Notte delle Stelle le uscite italiane al cinema puntano sull’8 marzo, Festa della Donna.
di Sara Sagrati
Il cinema è morto, i dvd sono morti e forse anche gli Academy Awards non si sentono tanto bene. Nella notte tra domenica e lunedì torna la Notte degli Oscar, occasione per parafrasare una famosa battuta di Woody Allen e per tracciare un bilancio della stagione cinematografica in corso. Una stagione che doveva essere di rilancio, ripresa, ritorno e tanti altri verbi in “ri”. È andata davvero così? I numeri crescono, in paesi come la Francia le sale assorbono i danni della pandemia, ma il settore sta cambiando pelle. Eppure l’Oscar è sempre lì, in cima alla catena alimentare dell’intrattenimento.
Più che premio, l’Academy è una vetrina che in novantacinque edizioni ha consolidato un ruolo primario nell’immaginario collettivo. Il cinema può fluttuare, ma lo star system no. Le star del cinema sono anche quelle delle serie, dei social, degli spot: una macchina ben oleata per macinare investimenti, la materia prima di cui sono fatti i nostri sogni.
I film sono un orpello, non certo il core business. Non è una novità, gli Oscar sono nati per celebrare l’industria, non i film, elemento ancora più evidente in questi anni cruciali di cambiamento.
Titoli premiati innocui e dimenticati (Coda – I segni del cuore?) ma con momenti ad alto tasso di “sharing” (vedi il pugno di Will Smith). Gli Oscar sembrano assenti anche dalle uscite della settimana.
A farla davvero da padrone nelle sale è l’8 marzo con l’arrivo di molti film a tema femminile.
Come il commovente documentario Cipria – Il film della nostra vita di Giovanni Piperno che dona finalmente giustizia a un concorso di storie al femminile del 1941, Scream VI nuovo capitolo della longeva saga incentrata sulla final girl degli horror, e Women Talking – Il diritto di scegliere di Sarah Polley storia di un gruppo di donne appartenenti a una comunità religiosa che, vittima di soprusi, si trova a dover decidere come avere giustizia per sé e per le proprie figlie.
Quest’ultimo anche candidato agli Oscar come miglior film, ma che non arriva in sala questa settimana grazie alla nomination.
Eppure, per quanto il cinema possa essere in crisi, all’arrivo della Notte degli Oscar – parafrasando il titolo favorito di quest’anno – Everything Everywhere All at Once i riflettori saranno puntati tutti lì. Lo spettacolo deve continuare a brillare.