Economia della Conoscenza

Nel carrozzone popolare di Sanremo Amadeus vince col gioco delle 3 carte

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Come procede Sanremo 2024, che poi altro non è che il best of dei precedenti Festival firmati da Amadeus? Nessuna idea televisiva nuova, niente colpi di scena clamorosi, zero trovate destinate a cambiare la storia dello spettacolo italiano (se non in peggio, vedasi il “terrificante” ballo del Qua Qua con John Travolta, che rischia di avere strascichi extra tv come accadde un anno fa con il caso Ferragni-social), livello di scrittura mediocre. Quindi, tutto benissimo, grazie.

Amadeus in cinque anni ha trasformato la manifestazione canora più famosa d’Italia in uno splendido carrozzone popolare dove può accadere tutto e il contrario di tutto. Per le prime edizioni il direttore artistico si è trovato di fronte alla necessità di calcare un po’ la mano, in quella in corso, invece, si procede praticamente ad occhi chiusi. E così sul palco del teatro Ariston sfilano gli amici che lo hanno aiutato nel recente passato, da Fiorello (la sua presenza al Festival, che fino a cinque anni fa era un evento, oggi è normalizzata) a Gianni Morandi, da Ibrahimovic ai vari artisti musicali che hanno accettato di essere una volta concorrente, un’altra co-conduttore, un’altra ancora ospite della nave, e poi magari guest del palco di piazza Colombo. Come fosse una infinita replica. O forse il gioco delle tre carte, perché alla fine cambiano i nomi e i titoli degli incarichi (“no ai superospiti musicali”, ma il co-conduttore è un cantante e si esibisce durante la serata esattamente come avrebbe fatto un superospite musicale), ma il nocciolo della questione proprio no.

Gli ascolti e gli introiti pubblicitari ‒ i due criteri di valutazione presi in considerazione fronte Rai ‒ hanno certificato il successo dei Sanremo di Amadeus. Con l’aggiunta di un elemento che proprio un dettaglio secondario non è: l’appeal musicale della kermesse è notevolmente accresciuto. Insomma, il mercato discografico ha risposto presente a tutti gli stimoli lanciati dal conduttore ravennate, che salvo sorprese dell’ultimo minuto da domenica si prenderà una pausa dal Festival (per ritornarci tra qualche anno, magari prima di quel che si immagini).

L’atmosfera festosa, spesso da villaggio turistico, è stata la decisiva cifra vincente di Amadeus. Che grazie al Festival ha fatto passi giganteschi in avanti anche per quanto concerne la comunicazione. Alla faccia della sovraesposizione mediatica, il dominus di Sanremo non soltanto si è tenuto il game dell’access prime time (I Soliti ignoti, Affari tuoi), lo show di Capodanno, le serate musicali all’Arena di Verona, ma ha ‘occupato’ il Tg1, riempiendolo di annunci per aumentare l’hype. Una strategia aggressiva che ha pagato e che ha cancellato gli iniziali tentennamenti (vi ricordate quando nel 2020 Ama disse che la compagna di Valentino Rossi «sa stare un passo indietro rispetto a un grande uomo», facendosi accusare di sessismo?).

A proposito di donne, per chiudere il cerchio in maniera ideale ora servirebbe una vittoria (e magari pure l’intero podio) tutta al femminile. Nella notte inoltrata di sabato sapremo.