Economia della Conoscenza

Oltre i big, il bello delle piccole storie

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di Sara Sagrati

La Cinema Revolution continua. Come vi raccontavamo già nel numero 41, quest’estate le associazioni di categoria Anica e Anec, con il supporto del Ministero della Cultura e la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema, hanno affilato le armi per mantenere alta la soglia di frequentazione delle sale.

La campagna Cinema Revolution promette di continuare a portare in sala, in contemporanea con le uscite internazionali, i grandi titoli come Indiana Jones e il quadrante del destino uscito questa settimana.

Al momento il box office è infatti guidato da titoli attesi come il divertente e sconclusionato supereroistico The Flash, la nuova animazione Pixar Elemental e l’animazione supereroistica SpiderMan: Across the Universe. Tutto molto bello, tutto molto giusto, nonostante segnali allarmistici di crisi per i franchise Marvel, DC e Disney (che dati alla mano, considerando il periodo post pandemia, andrebbero rivisti al rialzo), ma come abbiamo avuto spesso modo di ribadire il cinema non può basarsi solo sui grandi titoli. Servono, ci piacciono, ma dovrebbero anche sostenere e promuovere le altre uscite.

Houria di Mounia Meddour con Lyna Khoudri , qui con il resto del cast al femminile.

Ed ecco che entra in gioco l’idea (perversa?) di Cinema Revolution che quest’estate promette il biglietto ridotto a 3,50 euro per film europei e italiani. Continuano infatti a getto continuo interessanti uscite settimanali, che generalmente si lasciavano in magazzino attendendo tempi migliori.

È il caso della bella commedia Polite Society – Operazione matrimonio di Nida Manzoor (Universal) in cui l’adolescente londinese di origine pakistane Ria Khan, aspirante artista marziale, cerca di salvare la sorella maggiore dall’imminente matrimonio. Stunt incredibili, musica e divertimento per una storia di grande contemporaneità.

Sempre in tema sorellanza, da vedere anche il drammatico Houria di Mounia Meddour (I Wonder), già apprezzata con Non conosci Papicha (2019), che racconta la “rivoluzione del sorriso” in Algeria attraverso un gruppo di donne che vogliono continuare a ballare contro ogni avversità.

Un matrimonio mostruoso con Paola Minaccioni e Massimo Ghini.

E per chi non sa rinunciare alla nostrana commedia, potrà autoinvitarsi a Un matrimonio mostruoso di Volfango De Biasi (01 Distribution) con Massimo Ghini e Paola Minaccioni nei panni di un vampiro e una strega nella Roma di oggi, alle prese con un lutto e una procace parente umana in cerca di eredità. Divertimento di grana grossa per una serata scacciapensieri.

In fondo è estate, no? Basteranno i biglietti ridotti, o forse bisognerebbe ripensare al sistema di promozione per queste belle storie?