Economia della Conoscenza

Testimoniare l’impresa attraverso la cultura

Scritto il

di Beppe Ceccato

«Dotmob è nata 13 anni fa con la volontà di far conoscere le imprese del territorio. Ci siamo domandati: cosa conoscono i ragazzi del nostro tessuto sociale, cosa sanno di ciò che accade in quei tanti capannoni grigi che si vedono passando per strada? Abbiamo così deciso di spiegarlo usando un linguaggio a loro più vicino, la musica, la fotografia e i video».

Laura Finotto
Laura Finotto

Laura Finotto, presidente di Dotmob, associazione culturale che organizza il Gaia Jazz Musica & Impresa, è la titolare di una di queste tante imprese, una società che fa da consulente per aziende che esportano all’estero. «Quando gli spettatori arrivano per i concerti trovano sempre un layout che presenta il lavoro fatto dall’associazione e la storia di una delle aziende che aderiscono al progetto. Con il GajaJazz poniamo un punto di riflessione su cosa voglia dire fare impresa in questo territorio. Il jazz è una continua scoperta come lo sono le centinaia di aziende che popolano questa parte di Veneto», continua Finotto.

A Salgareda, per esempio (paese a pochi chilometri da Portobuffolè dove ha sede Dotmob, ndr), le Officine LCM sono un’azienda d’eccellenza: padre e figlio, entrambi ingegneri, hanno pensato e creato quei ganci particolari per disincagliare la Costa Concordia, all’isola del Giglio.

Di realtà come questa, ce ne sono tante e il poter raccontare le loro storie è uno stimolo per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

Spesso vanno all’estero ma non sanno che qui prosperano ingegno, studio e cultura – continua Laura. – Perciò le testimonianze d’impresa raccontate dai professionisti o dagli stessi imprenditori sono importanti, creano un legame con il territorio, fanno sentire le aziende parte di un insieme omogeneo, soprattutto oggi che si discute di sostenibilità e di inclusione, temi da cui non si può prescindere: la sostenibilità non è solo quella aziendale ma è soprattutto sociale.

Il sogno di Laura è creare centri attivi di cultura imprenditoriale, anche attraverso musei aziendali. L’associazione sta costruendo a fatica una Mediateca d’Impresa, «un ambiente digitale che abbatta barriere fisiche, culturali e territoriali, da mettere in condivisione con scuole e università». Il valore della testimonianza d’impresa, appunto. Progetto ambizioso, figlio di quel Nordest operoso ma forse ancora troppo restio alla condivisione.