Le opinioni

Attenti alle amicizie VIP sui social, quasi sempre sono profili fasulli

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di Umberto Rapetto – Generale Gdf – già comandante Nucleo Speciale Frodi Telematiche

Troppo facile iscriversi ad un social network od ottenere una casella di posta elettronica: permette a chiunque di sfruttare certe opportunità.

La mancanza di controlli e riscontri consente a burloni e malintenzionati di registrarsi ai diversi servizi offerti su Internet fornendo generalità non rispondenti al vero e di assumere le sembianze (o almeno l’identità) di qualcun altro.

Account e profili fasulli sono presenti online in grande abbondanza e il fenomeno deve essere tenuto ben presente se si intende utilizzare la Rete delle Reti senza cascare in qualche tranello.

Chi spera di entrare in contatto con personaggi più o meno illustri circola sui social sperando di guadagnare la loro amicizia. Su Facebook sono in parecchi ad intraprendere veri e propri safari per chi è a caccia di qualche celebrità. Questa voglia di poter vantare un legame pur flebile con qualcuno di una certa notorietà equivale ad un importante passo nella scalata sociale. Il fatto di vantare un elevato numero di “amici” (che spesso non si conoscono assolutamente) viene erroneamente considerato un elemento positivo per la valutazione complessiva di una determinata persona negli anni della ininterrotta connessione digitale.

Il poter annoverare uno o più soggetti famosi ingolosisce e incrementa l’immaginario punteggio di chi vuole contare e pretende rispetto nel mondo virtuale.

Prendere cantonate è quindi facilissimo, soprattutto se si è ipnotizzati dal pensiero fisso di conquistare un VIP per arricchire la propria cerchia di interlocutori. Una volta adocchiato il profilo del possibile personaggio, nessuno si chiede se quella pagina sia davvero quella della tal attrice o del tal cantante.

Purtroppo a nessuno viene in mente che possa trattarsi di un clamoroso bidone. L’entusiasmo di aver rintracciato una star e di poterne vantare l’amicizia d’alto rango paralizza il buon senso e dà il via ad una potenziale disavventura.

Possibile non chiedersi perché mai un personaggio noto dovrebbe dare confidenza ad uno sconosciuto? La gente dello spettacolo, i campioni dello sport, i politici e chiunque altro goda di una certa visibilità difficilmente attiva un dialogo diretto con i propri sostenitori. Generalmente vengono predisposte pagine o account ufficiali caratterizzati da un flusso di comunicazione prevalentemente a senso unico, da chi è famoso verso i suoi fan.

Anche i profili che sembrano avere una certa interattività non sono effettivamente gestiti dal soggetto popolare, ma piuttosto sono curati dalla squadra di collaboratori che ne segue i rapporti con il pubblico e con il mondo dei media.

Nonostante questa ragionevole premessa, parecchi aficionados di questo o quel personaggio si intestardiscono e fanno l’impossibile pur di leggere nella propria bacheca “richiesta di amicizia accettata”.Quando ci si trova dinanzi ad un profilo “fake” si corrono due rischi. Il primo pericolo è quello di fare una figuraccia nel momento in cui si scopre di aver agganciato il simpaticone del terzo piano che si diverte come un matto a far abboccare amici, parenti e sconosciuti alle sue buffe esche.

L’altro rischio è ben più serio. Ammaliati dalla conquista di un contatto importante, si perde la lucidità nel valutare le eventuali proposte che possono arrivare dal così stimato pezzo da novanta. Chi si è camuffato da personaggio famoso potrebbe chiedere allo sprovveduto utente di dare una prova di gratitudine per il contatto appena stabilito magari con una fasulla iniziativa benefica…

Tenere gli occhi aperti e il cervello in funzione non guasta mai.