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Come non farsi tradire dal…trading online

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In periodi storici in cui è impossibile trovare lavoro e i risparmi vengono divorati dall’inflazione l’atmosfera si rivela favorevole per chi è pronto ad azzannare chi non sa come arrivare a fine mese.

A soffiare nelle vele dei malintenzionati è la voglia di guadagnare in fretta senza fare eccessivi sforzi. Una voglia diffusa e sollecitata dalle mille irresistibili tentazioni con cui il consumismo ipnotizza anche chi certi lussi, sprechi o inutilità non ha il denaro per permetterseli. E l’illusione di entrare rapidamente in possesso di somme ingenti affligge anche le piccole e medie imprese che – magari – si sono viste negare un necessario finanziamento dal proprio istituto di credito e sono a caccia delle risorse indispensabili per affrontare spese imminenti.

Il trading online è un modo per investire in Borsa attraverso Internet e quindi acquistare o vendere azioni e titoli attraverso lo smartphone o il computer. È qualcosa che si può fare anche da casa e questa comodità viene spesso fraintesa con “facilità”, mentre invece si tratta di operazioni che richiedono competenza e attenzione. Il trarre profitto tra la somma spesa per acquistare e quella ricavata nel vendere titoli finanziari è attività pericolosa perché il rischio di perdere tutto è sempre dietro l’angolo.

Si possono comprare e vendere azioni da casa con lo smartphone. La comodità non si deve però fraintendere con la facilità

Non ci si può improvvisare “operatori” di settore, ma occorre comprendere chiaramente il funzionamento dei mercati finanziari e stabilire in maniera dettagliata qual è il proprio piano di azione sotto il profilo strategico e tattico.

Oltre agli aspetti “professionali”, chi si vuole cimentare in questo genere di avventura deve tener conto del profilo psicologico di una simile sfida. È fondamentale saper gestire la propria emotività: il self-control è la prima arma per non perdere la lucidità al verificarsi delle fluttuazioni che caratterizzano normalmente le quotazioni borsistiche.

In primo luogo è bene sapere che non si può agire in maniera autonoma ma ci si deve rivolgere ad un soggetto che sia abilitato a svolgere compravendita. Questa persona non ha solo il compito di eseguire quanto gli viene richiesto da chi vi si rivolge, ma deve esser in  grado di guidare il cliente indirizzandone l’operatività sul profilo di esposizione più adatto. Periodi brevi o lunghi devono essere dosati con estrema oculatezza.

Il secondo passo da compiere è quello della scelta del “broker” presso il quale aprire un account e avviare l’esperienza di investitori in erba.

Il broker finanziario altri non è che un intermediario che mette a disposizione una piattaforma digitale cui il cliente può accedere dopo essersi registrato ed aver aperto un account per accedere. In alcuni casi viene messo a disposizione una specie di simulatore: la versione “demo” consente di vedere le funzionalità del servizio e cominciare a prendere un minimo di confidenza con le opportunità di “movimento”. Proprio su quella piattaforma il cliente può inoltrare al broker gli ordini di acquisto o cessione di azioni e quindi nel corso dell’ambientamento il risparmiatore può valutare pregi e difetti della soluzione in prova.

Si dovranno prendere anzitutto in considerazione la sua facilità d’uso e l’importo minimo richiesto per iniziare ad operare, ma si dovrà fare la radiografia dell’interlocutore.

Si stia attenti a non finire nelle fauci di sconosciuti (magari consigliati involontariamente da amici o parenti già caduti in trappola) ma ci si rivolga solo a soggetti autorizzati (e monitorati) dalla Consob, organi di controllo nel settore sul cui sito c’è l’elenco di chi è in regola (istituti di credito, società di intermediazione mobiliare – SIM – o specialisti del trading online la cui affidabilità è “certificata”).

Niente paura. Torneremo a parlarne.