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L’antidoto contro le truffe del trading? Prudenza, prudenza e prudenza…

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Il tema degli investimenti richiede attenzione e pazienza. Attenzione perché chi vuole “bidonare” è sempre in agguato. Pazienza perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e quindi il tenersi aggiornati è pressoché obbligatorio.

Dopo aver esaminato le dinamiche che caratterizzano la condotta delittuosa di chi ha individuato la potenziale vittima di una truffa finanziaria, vale la pena fare qualche piccola elementare raccomandazione per evitare brutte sorprese.

La parola d’ordine è “diffidare”. Basterebbe la rigorosa applicazione di quel verbo per ridurre almeno alla metà le esperienze negative in cui la gente comune si imbatte sempre più spesso.

Premesso che l’atmosfera creata dai criminali è sempre ovattata ed accattivante, occorre mantenere un certo distacco da chi prospetta opportunità e racconta storie non verificabili o comunque sempre avvolte in aloni di mistero o di «poi spiegherò perché la riservatezza al momento impone…».

Sgombriamo subito la mente da scenari da sogno e per cercare di mantenere i piedi ben saldi a terra prepariamoci a chiedere informazioni e spiegazioni “concrete” e davvero comprensibili anche per chi non ha un master universitario in Business Administration.

La cartina al tornasole è costituita da una serie di indici di “riflessione”. Ci sono una serie di frangenti che evidenziano la necessità di stare in guardia.

Non appena ci si accorge che qualcosa non va e i dubbi di esser cascati in trappola si fanno forti, è il caso di stare attenti a chi promette il recupero del denaro che gli è stato affidato per investimenti che forse non sono nemmeno stati fatti.

Se il tizio o la fantomatica organizzazione non fornisce risposte chiare, davvero comprensibili e magari documentate è segno che sta solo prendendo tempo. Se le cose che dice o scrive non trovano riscontro in una elementare ricerca su siti e forum su Internet, la puzza di bruciato la sente anche chi è molto raffreddato…

Quando qualcuno promette ritorni economici molto elevati e realizzabili in un arco temporale particolarmente ristretto, varrebbe la pena frenare gli entusiasmi a dispetto di bonus e incentivi che l’interlocutore è pronto a promettere.

Non si creda a fasulli resoconti contabili su cui la “vittima” viene indirizzata e dove magari trova una finta posizione bancaria su cui è già stato accreditato un cospicuo gruzzolo a dimostrazione delle infinite capacità finanziarie della sedicente realtà di investimento. Creare una pagina web personalizzata a misura del pollo da spennare è un gioco da ragazzi e non richiede capacità informatiche sovrumane…

La combriccola che mette in scena certe fregature è poi pronta ad effettuare chiamate telefoniche estremamente insistenti e mirate a sollecitare operazioni di speculazione finanziaria che vengono presentate come eccezionali e irripetibili.

Uno degli indizi che deve saltare all’occhio è quello della sede della società con cui si ha a che fare. Spesso la dichiarata Direzione Generale ha i suoi uffici in Paesi esotici, in aree geografiche off-shore o in rinomati paradisi fiscali.

Pur molto abili nel simulare la perfezione formale, i truffatori non provvedono certo a fornire il “prospetto informativo” che chiunque può verificare se è stato pubblicato sul sito Internet della Consob. Un riscontro di quel tipo può smascherare i banditi che certo non hanno alcuna autorizzazione ad operare e figuriamoci se forniscono veritiere informazioni sugli investimenti, i rischi, sulla società finanziaria emittente e sul suo “stato di salute”…

L’antidoto a certe fregature prevede solo tre ingredienti. Prudenza, prudenza e prudenza. Le dosi sono a piacere e non c’è mai il rischio di esagerare.