Economia della Conoscenza

A Charlie Brown Christmas: Buon Jazz!

Scritto il

di Beppe Ceccato

Se l’estate porta il tormentone sotto l’ombrellone, il Natale vuole per tradizione il disco sotto l’albero. Sul must natalizio si sono cimentati praticamente tutti gli artisti. La regina incontrastata è Mariah Carey che, con il suo brano All I Want for Christmas is You, dal 1994 è diventata la regina della festa: in 28 anni le ha fruttato una somma esorbitante, oltre 70 milioni di dollari, 2,5 milioni di dollari ad anno, spicciolo più spicciolo meno.

Ci prova questo 2022 un altro big mondiale, Andrea Bocelli con A Family Christmas, classici del Natale cantati con i figli Andrea e la giovanissima Virginia (gran voce).

Per la colonna sonora natalizia del Settimanale segnalo – e consiglio – un classico firmato Vince Guaraldi, in trio con Fred Marshall al contrabbasso e Jerry Granelli alla batteria: A Charlie Brown Christmas. Pubblicato nel 1965, è stato il primo approccio del pianista e compositore con i personaggi di Charles Schulz. Da allora, Guaraldi diventò l’anima musicale di Charlie Brown, Linus, Lucy, Snoopy e compagnia, fino a quando, nel 1976, un infarto lo portò via dal mondo a soli 47 anni.

Il disco è un must natalizio, almeno nel continente americano: ha venduto cinque milioni di copie (nel 1998 Starbucks lo mise sui suoi coffee-shop, dando ulteriore impulso alla diffusione della colonna sonora dei Peanuts natalizi). Quattordici brani che sono entrati nella storia e nel mood jazz, alcuni di questi reinterpretati da musicisti del calibro di Dave Brubeck o Wynton Marsalis (vedi Linus and Lucy).

Il pianoforte di Guaraldi è una cascata di note, c’è tanto swing, c’è un bel groove.

O Tannenbaum, il brano che apre l’album, composto nella prima metà dell’Ottocento dal tedesco Ernst Anschütz, viene trasformato da Guaraldi in un piccolo capolavoro che farà storia. Il piano inizia morbido, quasi incerto, prima di dar motore a un trio da manuale, con il contrabbasso che governa il tutto, bello, profondo, imperioso. Staresti ore ad ascoltarlo sorseggiando un buon whisky con vista albero illuminato.

Come le energetiche Linus e Lucy, Christmas is Coming, giocoso ritorno agli anni Sessanta, e Skating, dove, con le note, senti anche la neve che ti si appiccica in faccia mentre pattini sul ghiaccio. Il pianoforte di Guaraldi atterra romantico in The Christmas Song, ultima traccia del disco, degna chiusa di una serata intimamente… Christmas jazz.