Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: Dorona Criterio, Vino Bianco, Forse sono fiori

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Mauro Lorenzon – Dorona Criterio

Secondo lo schema francese Mauro Lorenzon potrebbe essere un recoltant vinificateur, in Veneto è un negosian de vin bon. Servirebbero molte più righe per definire questo ex oste (Ma qualcosa di nuovo potrebbe avvenire entro metà agosto…), creatore del Bugiarvino (strumento che fornisce informazioni certe e trasparenti sul vino), riconoscibile a vista tra un milione di persone per l’abbigliamento ipercromatico e la debordante simpatia. Interprete per vocazione di una Venezia agricola ignota ai turisti, il suo girovagare in laguna l’ha portato a Saccagnana, territorio di Cavallino Treporti.

Grazie alla r-esistenza di quattro audaci vigneron mette insieme qualche quintale di uva Dorona (parente della Garganega) che rifermenta in bottiglia. Di colore giallo carico, al naso porta smaglianti sentori di cachi. Rallegrano la bocca le bollicine sottili e rade. Chi vuole lo serve torbido, mettendo in sospensione i lieviti (da grani antichi) prima di servire. Largo alle moeche fritte!

✉ Via Isonzo, 470 – Ceggia (VE)

☎ 3476998832

La Villana – Vino Bianco

Con i miei vini cerco di mantenere le cose spensierate. Non voglio che questi vini siano difficili, che debbano essere capiti. Voglio che tutti possano apprezzarli. Anche nelle etichette.

Spiega Joy Kull, arrivata in Italia dalla Grande Mela per conoscere la coltivazione della vite. In vista del lago di Bolsena la terra è ricca di minerali e storia etrusca: i suoli vulcanici delle colline di Gradoli generano vini dai tratti salini e profondi. La grande massa d’acqua del lago fa sentire il proprio influsso anche quassù ai 600 metri de La Villana, mitigando le fresche serate estive.

Tanto che i vini assumono copiosi aromi ed espressività grazie alle particolari condizioni atmosferiche durante le ultime fasi della maturazione delle uve. Il Vino Bianco di Procanico possiede una spiccata sapidità che si accompagna alle caratteristiche proprie del vitigno. Si ama con una zuppa che ha come protagonisti fagioli del purgatorio e lenticchie di Onano.

✉ Piazza Cairoli, 3 – Gradoli (VT)

☎ 3898487200

Cantina Cretapaglia – Forse sono fiori

Se venissero recuperate le vigne abbandonate delle aree dove si è realizzato lo spopolamento dagli anni Cinquanta in poi, tutti i vini potrebbero raccontare il recupero di un legame sociale con gli anziani, il mantenimento del sapere e soprattutto il recupero di vitigni capaci di affrontare agevolmente i cambiamenti climatici. Accade a San Marco Argentano, ai piedi del Pollino, che Antonello Canonico abbia operato questa missione, riportando a nuova vita Mantonico, Magliocco, Zibibbo e Guardavalle.

Lontano dalla Calabria calda e arida, a 600 metri sul livello del mare il clima ventilato e con notevoli escursioni termiche fa sbocciare Forse sono fiori con fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce per 48 ore di uve Guradavalle. Al naso si esprime attraverso un indubbio profilo ossidativo, sapido e terroso. Chiusura secca e prolungata in bocca. Bene si accompagna al risotto ai funghi e, a fine pasto, al Caciocavallo silano DOP giovane.

✉ Via XX settembre, 88 – San Marco Argentano (CS)