Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: Gewürztraminer, Convenio Malvasia puntinata e Canlibero

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Pacherhof – Gewürztraminer IGT Mitterberg

Mi pare di sentirli già i puristi, i bloggeristi per caso e soprattutto i maestri assaggiatori affiliati a qualche congrega. “Ma perché, ma come, ma da quando…”. Tuttavia per il fatto di non avere mai frequentato orgogliosamente corsi e piuttosto avere goduto di lezioni pratiche da un tale che rispondeva al nome di Luigi Veronelli, mi ha alla fine convinto di riportare, tra i prodotti delle mie cantine minime il Gewürztraminer di Andreas Huber e famiglia, che nasce a latitudini inconsuete. Libertà di pensiero, libertà di immaginarsi questa bottiglia alla temperatura ideale (quindi, anche qui controcorrente: non troppo fredda) ad ammirare lo scenario dell’alta Atesina dal giardino del relais. Stappala, allora. Nell’aria si libera, oltre al comune profumo di rosa, quello di melissa e levistico; la mansueta acidità accarezza le papille e fa della generosa quantità d’alcol un tutt’uno con la gioia. Quale burlone afferma che i vini debbano essere leggeri e, via via con la mancanza di vocabolario, minerali e freschi?

✉ Varna (BZ) – Via Michael Pacher, 1

☎ 0472.835717

Azienda Agricola Casale Certosa – Convenio Malvasia puntinata, IGT Lazio

La città di Roma è cinta da una fascia verde intorno a sé. Tante metropoli hanno perduto quel gusto di genuina contadinità che tuttora si respira attorno alla Città eterna. Bisogna dirigersi verso l’estremo meridionale della Capitale per imbattersi in casali e fattorie come quella di Antonio Cosmi, fondata negli anni Sessanta, periodo in cui l’urbanizzazione spingeva verso l’estrema periferia le attività agricole. È qui che i vigneti sono condotti con criteri da agricoltura biologica, certificata dal 2004. Il nutrimento delle viti è dato da sovesci di diverse essenze seminate in autunno e trinciate in primavera senza essere interrate. La Malvasia puntinata è la varietà più caratteristica: dà vino color paglierino e bouquet garbato di frutta. Il bicchiere regala sensazioni coerenti con quelle percepite al naso. Sotto la frasca, a coerente temperatura, si prova con la porchetta. La perfezione della semplicità!

✉ Roma – Via della Stazione di Pavona, 93

☎ 338.4239238

Canlibero – V for Vittorio

Vittorio, al quale è dedicato il vino, è il figlio di Ennio Cecaro, nato nel 2014, anno in cui per la prima volta fu prodotta questa bottiglia da uve Trebbiano toscano e Fiano. La pratica agronomica di Cecaro è esemplare: in vigna solo rame e zolfo, mentre in cantina si lascia fermentare spontaneamente in tini aperti d’acciaio per alcune settimane. Nonostante ciò risultano assenti (per fortuna) quelle note di acqua ossigenata e di stantio che dei vini aranciati sono considerati pregi da una certa retorica. A partire dallo stuzzicante colore ambra luminoso e dalle piacevoli note di frutta matura, sambuco e mandarino che pervadono le narici. Sensazioni olfattive che trovano in bocca conferma nel retrogusto citrico e d’anisetta. Da provare con il cardone, la zuppa a base di carne di pollo, polpettine di vitello e cardo. Ennio Cecaro era grafico, prima di essere vignaiolo: apprezzabili le etichette che rappresentano il bulldog di famiglia.

✉ Torrecuso (BN) – Località Tora II, 4

☎ 347.5050327