Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: Janua, Mida e Accamilla

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Janua Cantina Storica Culturale – Janua

Il dio Giano è bifronte, osserva allo stesso tempo il passato e il futuro, un po’ come Genova che guarda in due direzioni: verso la montagna e verso il mare. Janua è così dedicato a Genova, ottenuto la prima volta nel 2014, quando le piogge estive hanno indotto Andrea Bruzzone a tentare la trasformazione delle uve in spumante metodo classico.

Da allora i fianchi ripidi e ventilati di Sant’Olcese, coltivati a Bianchetta genovese e Vermentino, si sono trasformati nella fucina di un vino brillante, colore paglierino leggero dalle bollicine fitte e continue. Il profumo è intenso e persistente, ricorda la pesca bianca e i fiori di camomilla. Grazie al sottile fondo sapido e amarognolo si accosta arioso e lieto alle coste di bietole passate con le acciughe. Janua esce millesimato e si trova nell’omonima cantina allestita in un locale del XV secolo affacciato sulla chiesa romanica di San Donato.

✉ Piazza San Donato 51r – Genova

☎ 0103757025

Azienda Agricola Maria Letizia Allevi – Mida

Uliveti, vigneti, campi coltivati a frumento e simpatiche costruzioni dall’architettura non invadente: ville, case coloniche, magazzini. In questo spicchio della campagna marchigiana la viticoltura si intarsia nel paesaggio in maniera ammirevole grazie a Pecorino, Passerina e Montepulciano. Maria Letizia Allevi e Roberto Corradetti inaugurano nel 2004 l’attività di vignaioli, prima come passatempo per seguire le orme dei nonni di lui, oggi con risultati di grande prestigio, sempre applicando i princìpi dell’agricoltura biologica.

Il territorio di Castorano rientra nella zona dell’Offida DOCG e, pur essendo ogni anno diversi, i Rossi della famiglia Corradetti-Allevi risultano polposi e sapidi con uve raccolte a giusta maturazione. Visto controluce, il 2016 è rubino intenso, al naso profuma di spezie e possiede un vigore tannico ancora pimpante. Di grande piacevolezza con la pecora alla brace e i formaggi ovini assai maturi.

✉ Contrada Pescolla, 28 – Castorano (AP)

☎ 3488004754

Azienda Agricola Camerlengo –Accamilla

Gli episodi di ritorni alla terra sono numerosi. Una schiera di ingegneri, medici, avvocati che dopo un’esperienza nelle grandi città prendono la strada a ritroso verso i campi di famiglia che rischiavano di rimanere abbandonati. È la storia di Antonio Cascarano, architetto di 65 anni che per decenni ha operato in Roma e dal 2006 ha subito il fascino della terra sulla quale il nonno produceva olio e vino. Lavora quattro ettari alle pendici del Vulture: una terra tufacea e minerale in un ambiente fresco-temperato, fatto di opportuni scarti di temperatura tra notte e dì.

Le uve di Malvasia, Cinguli e Santa Sofia, vinificate un poco surmature seguendo metodi naturali, consegnano un vino dal colore dorato intenso e dal profumo erbaceo e mieloso. In bocca emergono note frastagliate di albicocca e agrumi su fondo secco e schietto. Si combina bene con i secondi piatti della cucina locale, specie i peperoni cruschi con il baccalà.

✉ Via dei Tigli – Rapolla (PZ)

☎ 335251885