Economia della Conoscenza

Enologia Sartoriale: Lucraetio, Zirudela e Catarratto

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Azienda Agricola Mammoliti Wines – Lucraetio

Nella terra dell’oliva taggiasca, dove un tempo erano pure famosi gli agrumi, tra i vitigni si sta riaffermando il Moscatello di Taggia. Accantonata a favore degli ulivi, la vite locale è in prima linea per affermare la specificità del territorio e contrastare il mercato (indifferenziato) dei vitigni internazionali. Suo padrino Eros Mammoliti, che a fine Novecento, ascoltando i racconti degli anziani e inseguendo le loro orme alla ricerca degli alberi superstiti, ha saputo intravvedere tra quei tralci un futuro vinicolo delle Valli Argentina e Armea. Lucraetio, secco e giallo intenso, profuma di timo e pesca bianca. Lo stoccafissu à baücôgna, ancestrale versione di Badalucco del brandacujun (quest’ultimo, stoccafisso accomodato con patate), si invaghisce del persistente retrogusto salino e ammandorlato del vino. Esiste una versione da uve appassite, da provare con il bruzzu di Triora (ricotta acida e fermentata) spalmato sul pane d’orzo.

✉ Strada Provinciale Sud, 150 – Ceriana (IM)

☎ 3381681609

Al di là del fiume – Zirudela

In questo progetto di Danila Mongardi il vino non è la fetta primaria. Al di là del fiume è nata e continua a essere un’associazione culturale che ha l’obiettivo di incoraggiare nei giovani l’interesse verso la terra anche per mezzo di incontri di sana alimentazione. Specie soggetti con un passato difficile e per i quali si cerca un inserimento nella società. Del resto alla naturale fertilità della terra corrisponde il presupposto per il benessere delle persone. Il vino diventa perciò, più che mai, ambiente per lo sviluppo interiore e sociale. Zirudela è la cantilena con cui i maggiori di età intrattengono i bimbi. Zirudela è la narrazione con cui rivivono le antiche varietà di uve da vino: Montuni, Alionza, Saslà. Abbracciate dall’Albana. Insieme danno un vino delicatamente aromatico, dai riflessi verdolini su campo visivo giallo tenue. La bocca secca e spigolosa lascia le labbra oleose. Si prova con l’agnello arrosto, qui, al di là del Reno.

✉ Via San Martino – Marzabotto (BO)

☎ 3480153838

Sergio Drago – Catarratto

Dal 2017 Sergio Drago fa parte di quei produttori coraggiosi che stanno facendo risorgere il vino siciliano puro e autentico. Il Catarratto sono l’etichetta e il vitigno più rappresentativo della sua produzione. L’attenzione in vigna e il rispetto delle piante è al primo posto tra le preoccupazioni del giovane vignaiolo. Le piante non vengono trattate con alcun tipo di prodotto chimico, diserbante o erbicida: vigne poste a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare, che giacciono su terreni prevalentemente calcarei e argillosi in località Tuffo di Monreale. Prima dell’imbottigliamento il vino non subisce chiarifiche, filtrazioni o aggiunte di anidride solforosa. Durante i primi mesi di bottiglia, il vino evolve su note floreali; trascorsi almeno sei mesi prevale la componente aromatica, con evidenti fragranze fruttate mantenendo l’essenziale acidità. Pasta con finocchietto e sarde e pescespada alla ghiotta sono i piatti d’incontro.

✉ Via San Leonardo, 6 – Alcamo (TP)

☎ 3318875322