Economia della Conoscenza

Enologia sartoriale: Sciaglìn spumante, Sangiovese Rosé e Tintilia

Scritto il

di Riccardo Lagorio

Azienda Vitivinicola Emilio Bulfon – Sciaglìn spumante

Quello intrapreso da Emilio Bulfon a partire dagli anni Ottanta è un lavoro a metà tra il vignaiolo e l’archeologo. In quarant’anni di ricerca sono stati salvati dall’oblio dozzine di antichi vitigni autoctoni friulani, alcuni dei quali hanno riscosso un buon successo commerciale.

Passeggiare i vigneti di Forgiarin o Ucelùt è come immergersi nelle colline pordenonesi di secoli fa. Un’opera di recupero meritoria che ha privilegiato la filologia della storia allo sbrigativo utilizzo di vitigni internazionali e per questo ha raccolto unanimi plausi.

Le uve di Sciaglìn, a bacca bianca, diventano anche spumante metodo Charmat che va provato con il branzino al sale grazie ai delicati e persistenti profumi floreali e alle nuance speziate del sorso. Giallo citrino il colore e di gradevole materia le bollicine, sottili e continue.

Anche le etichette prendono spunto dal passato remoto dei luoghi: vengono rappresentati stralci di affreschi quattrocenteschi della chiesa di Santa Maria dei Battuti.

✉ Via Roma, 4 – Pinzano al Tagliamento (PN)

☎ 0432950061

Le Vigne di Clementina Fabi – Sangiovese Rosé

Pressoché a metà strada tra Adriatico e Monti Sibillini, Montedinove gode di un microclima ideale per la crescita di frutta, tanto che la Valle dell’Aso, sul cui greto si affaccia, ha meritato il titolo di Giardino delle Marche. L’azienda agricola Le Vigne di Clementina Fabi nasce a fine Ottocento, ma è solo dal 2008 che Loretta Di Maulo dà una svolta all’attività di famiglia fondendo la storia e la coltura del biologico con la moderna tecnologia.

La vendemmia si effettua a mano sui terreni di proprietà. Vino di stoffa è il suo Rosé da uve Sangiovese: colore dalle calde tinte rosa e profumi in bilico tra albicocca e rosa, possiede un sorso deciso e potente. E proprio la morbidezza e persistenza della bocca rende la bottiglia versatile per l’utilizzo in cucina: dalla coratella di agnello alla cacciannanzë, la focaccia bianca talvolta condita con cipolle che si farcisce con mortadella. Da provare a temperatura ambiente.

✉ Contrada Franile, 3 – Montedinove (AP)

☎ 0736828217

Cantine Catabbo – Tintilia

Esistono tante storie curiose legate alla riscossa dell’uva Tintilia, il fiore all’occhiello della viticoltura molisana. Una è senz’altro quella di Vincenzo Catabbo (e dei suoi tre figli: Sara, Carla e Pasquale) che sulle prime colline nell’entroterra, a San Martino in Pensilis, aveva in animo di espandere la propria attività cerealicola, ma venne convinto dalla composizione dei terreni e da un viaggio in Francia a perseguire un enoico cammino.

Con l’affinamento della Tintilia in anfora la famiglia Catabbo ha riportato l’ultima successo. Rosso rubino con orlo granato, è quasi impenetrabile alla luce, lasciando che sia l’olfatto a calare le carte con le note di frutta rossa, in cui spiccano ribes nero e mirtilli, e leggere note di pepe.

Il sorso richiama le sensazioni olfattive, con un tannino bene addomesticato. L’abbinamento con la pampanella: carne di maiale condita con polvere di peperoncino e aceto e passata in forno.

✉ Contrada Petriera – San Martino in Pensilis (CB)

☎ 0875604945