Economia della Conoscenza

Biennale Solare a Rotterdam: il design sposa l’energia

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di Elena Luraghi

Potevano farla solo qui, nella città più moderna e avanguardistica d’Olanda, la prima Biennale Solare del pianeta, in programma fino al 30 ottobre: seminari, programmi educativi, laboratori solari e una mostra, The Energy Show, interamente dedicata alla preziosa stella, che fino al 5 marzo 2023 farà dialogare esperienze umane e design, immaginazione e ricerche scientifiche, trasformando Rotterdam nell’ombelico della ricerca tra Terra e Cosmo.

Una lente per affrontare il tema dell’energia solare attraverso cinque diverse prospettive: personale, sociale, ambientale, ecologica e digitale/virtuale.

Come si legge nel sito della kermesse. Non a caso gli organizzatori non sono scienziati, ma due giovani designer olandesi di grido: Marjan van Aubel e Pauline van Dongen, che in collaborazione con l’Het Nieuwe Instituut, hanno saputo rendere accessibile al grande pubblico un tema di non certo facile divulgazione.

Alla scoperta di Rotterdam

Del resto, a Rotterdam sono abituati alle sfide. Quasi interamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, la città con il più grande porto d’Europa (spostato anni fa lungo il fiume Nieuwe Maas, Nuova Mosa) sembra un’astronave aliena fra i canali e le case strette e alte, in mattoni, dei piccoli e grandi centri urbani d’Olanda.

Qui la storia ha lasciato il passo al progresso, le case d’epoca di Delfshaven, unico nucleo antico superstite, fanno tenerezza se paragonate ai grattacieli in vetro e acciaio realizzati dai grandi studi progettuali internazionali: dalla KPN Telecom Tower di Renzo Piano, all’ex Banca d’Olanda in stile brutalista dove Kaan Architecten, nel loro open space in calcestruzzo, hanno disegnato palazzi, residenze sostenibili e la nuova ala dell’Erasmus University Medical Center.

Rotterdam

Poi ci sono la Kunsthal, centro d’arte con una ventina di mostre all’anno, prima opera del premio Pritzker Rem Koolhaas (fondatore di Oma) per la metropoli nella quale vive ed è nato. O ancora, sempre di Oma, le tre torri De Rotterdam nel quartiere alla moda di Kop van Zuid, l’isola a sud del centro dove un tempo c’era il porto industriale, collegata alla città dal ponte-icona Erasmusbrug a forma di cigno stilizzato.

Il tour delle architetture passa anche dal Markthal, il mercato coperto progettato dallo studio MVRDV, per fare shopping e concedersi una pausa gourmand sotto l’arco di 40 metri d’altezza, rivestito da tecnologici murales d’artista. O il più recente Depot Boijmans Van Beuningen, il primo deposito museale al mondo a diventare esso stesso museo: una curiosa architettura a forma di scodella rovesciata, dove il pubblico può ammirare, a rotazione, le 151mila opere del celebre Museum Boijmans Van Beuningen, al momento chiuso per restauri.

Dove dormire e mangiare a Rotterdam

Nhow Rotterdam

Per la catena spagnola del Gruppo Nh, ogni albergo è pensato per il Paese nel quale si trova. In questo caso, design minimalista e un’architettura che sorprende, all’interno delle torri De Rotterdam a Kop van Zuid.

✉   Wilhelminakade 137, ☎  +31 10 2067600

Hotel New York

Era la sede dell’American Line, oggi è un hotel-ristorante che sfoggia atmosfere d’antan con tocchi di design contemporaneo. Bello il bar con vista sulla Mosa.

✉  Koninginnenhoofd 1, ☎  +31 10 4390500

Fitzgerald

Un indirizzo stellato dove l’eleganza delle sale è all’altezza dei piatti nel menu. Materia prima di stagione esaltata da mix, non solo decorativi, di fiori e frutta. Ottima la carta dei vini curata dal proprietario-sommelier, Danny Gonzalez.

✉  Gelderseplein 49, ☎  +31 10 2687010

De Matroos en het Meisje

A Kop van Zuid, un table d’hôtes restaurant senza carta, solo menu degustazione (4 o 5 portate) che cambiano regolarmente annunciati una volta a tavola.

✉  Delistraat 52, ☎  +31 10 2152764