Economia della Conoscenza

Su il sipario! Bolzano nuova città creativa della musica

Scritto il

di Carmen Rolle

È la sola italiana tra le 55 nuove città chiamate nel 2023 a far parte dell’Unesco Creative Cities Network, la rete di centri scelti per l’impegno nella creatività come volàno di sviluppo verso programmi urbani sostenibili. Una rete che oggi raggruppa ben 350 città nel mondo, sparse in oltre 100 Paesi. Di queste, 13 sono già presenti in Italia: Bologna e Pesaro per la musica, Milano per la letteratura, Parma, Alba e Bergamo per la gastronomia, Torino per il design, Carrara, Fabriano e Biella per l’artigianato e l’arte popolare, Roma per il cinema.

Il capoluogo dell’Alto Adige, fresco di nomina per la musica, forse non calerà assi facili come quelli di Bologna e Pesaro, nella lista Città creative dal 2006 e 2017 grazie a storia e grandi nomi come Farinelli, Martini, Dalla o Rossini. «Si tratta – ha commentato il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi – di un riconoscimento di assoluto prestigio e valore internazionale che premia l’impegno e l’attenzione che la nostra città ha sempre posto sulla cultura e in particolare sulla musica come fattore di sviluppo sostenibile anche per la comunità. Per Bolzano, città ponte tra Nord e Sud nel cuore dell’Europa, la musica fin dal tardo Ottocento è stata la lingua d’incontro tra le diverse culture che abitano questa terra di confine».

Il lungo legame con le sette note di Bolzano oggi si esprime con istituzioni di alta formazione, orchestre, fondazioni, festival, che invitano al viaggio. A cominciare dal Conservatorio Claudio Monteverdi, nato nel 1939 sulle orme del Musikverein Bozen, la locale Società Filarmonica fondata nel 1854: ha annoverato tra gli insegnanti nomi come Arturo Benedetti Michelangeli. Continua l’ottocentesco Musikverein pure l’attuale Konzertverein, la Società dei concerti, che ora presenta un nutrito programma di musica da camera. Anche la presenza dell’Orchestra Haydn garantisce una ricca stagione sinfonica e operistica, resa interessante da progetti innovativi di contaminazione con altri generi creativi come cinema, teatro, danza.

Per vivere però l’effervescenza musicale di Bolzano occorre attendere l’estate e mettere in agenda i grandi festival di respiro internazionale. In primis il Bolzano Festival Bozen, che si svolgerà tra fine luglio e inizio settembre 2024: nella manifestazione le giovani promesse della musica classica guidate dai grandi nomi del podio si uniscono alle realtà musicali bolzanine. La European Union Youth Orchestra e la Gustav Mahler Jugendorchester, le due orchestre giovanili fondate da Claudio Abbado che da anni hanno trovato residenza a Bolzano, incontrano la tradizione del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, la scuola di Alto perfezionamento dell’Accademia Gustav Mahler e la ricerca sulla musica barocca di Antiqua. Il risultato è una kermesse che anima tutta la città, con concerti in castelli, chiese, case e cortili. Ma non solo.

Le note e l’arte risuonano per le vie di Bolzano e dintorni con numerose altre manifestazioni: Südtirol Jazzfestival, Transart, Bolzano Film Festival, Bolzano Danza. A cui si aggiunge il lavoro teatrale: il Teatro Stabile di Bolzano, che nasce nel 1950 ed è dopo il Piccolo di Milano il secondo Teatro Stabile d’Italia, ancora oggi figura tra i dieci teatri nazionali italiani. Un patrimonio che ha certo influito sulla valutazione dell’Unesco.

Bolzano invita anche con i classici del territorio, validi in tutte le stagioni. Come la visita al Museo Archeologico dell’Alto Adige e alla sua star Ötzi, l’Uomo del Similaun, o a Castel Roncolo che conserva il più ampio ciclo di affreschi profani di epoca medievale. Contrasti moderni invece al Museion: fino al 25 febbraio si vede Hope, mostra collettiva che esplora possibili spazi di speranza tra scienza e finzione occupando l’intero museo con opere transdisciplinari di artisti appartenenti a diverse generazioni. E per gli amanti delle vette alla Galleria Civica di Bolzano ecco Walter Bonatti. Stati di grazia – Un’avventura ai confini dell’uomo, aperta fino al 7 gennaio. Info: bolzano-bozen.it

Le 1.300 luci dell’Albero dei Desideri accendono il Natale

L’avvio è il prossimo 23 novembre alle ore 17, quando in piazza Walther si accenderanno le oltre 1.300 luci del grande Albero dei Desideri, alto 20 metri e decorato da addobbi benefici della Fondazione Lene Thun, dando inizio al Christkindlmarkt. Il tradizionale Mercatino di Natale, giunto alla sua 32esima edizione, promette 65 chalet in legno nella piazza principale e 32 stand nel Parco di Natale. Il Mercatino toccherà anche altri luoghi, come il cortile di Palais Campofranco con il suo gigantesco Ginkgo biloba e le piazze tra le case medievali del centro storico grazie a numerosi eventi che spaziano dai programmi musicali al trenino elettrico agli appuntamenti artistici e culturali. Come Un Natale di Libri, la passerella di scrittori di fama con nomi del calibro di Paola Barbato, Vittorio Emanuele Parsi, Waltraud Mittich, Valerio Varesi o Pupi Avati. Trova spazio anche l’arte contemporanea, con installazioni site specific create da artisti locali per rappresentare il loro “angelo del luogo” in quattro angoli della città.