Finanza e Risparmio

Etica di nome e di fatto: la Sgr degli investimenti ”pacifisti”

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di Anna Maria Lago

I temi Esg sono sempre più centrali per gli investitori. Il Salone del Risparmio 2023 darà particolare risalto al tema. All’evento parteciperà anche Etica Sgr, società di gestione del risparmio fondata nel 2000 con l’obiettivo di promuovere i principi della finanza etica.

«Il disarmo e lo sviluppo di una cultura del dialogo sono temi identitari: la guerra non è mai una soluzione ai conflitti e gli armamenti non possono generare un impatto sociale positivo – risponde Aldo Bonati, stewardship and Esg networks manager – A questo riguardo, anche il Final Report on Social Taxonomy della Platform on Sustainable Finance, pubblicato a febbraio 2022, include le armi tra le attività dannose, citando numerose convenzioni e Trattati internazionali, tra cui il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)».

Coerentemente con questa visione, Etica adotta una rigorosa metodologia di selezione che porta ad escludere dagli investimenti dei fondi le società coinvolte a vario titolo con armi controverse o loro parti chiave – come mine antiuomo, bombe a grappolo e nucleari – e anche di armi convenzionali. «La nostra volontà è indirizzare i risparmi dei clienti verso altre attività più utili allo sviluppo sociale o ambientale e in grado di generare rendimenti aggiustati per il rischio in linea con i profili dei prodotti d’investimento» dice Bonati.

L’approccio all’investimento di Etica Sgr prevede anche l’attività di stewardship (gestione etica delle risorse, ndr), realizzata dialogando con gli emittenti, votando alle loro assemblee, facendo advocacy con governi, regolatori e standard setter, nonché collaborando con network internazionali specializzati su temi legati alla sostenibilità.

A proposito di armamenti, negli ultimi anni la stewardship di Etica si è concentrata sulle armi nucleari. «Da un punto di vista finanziario, la sola minaccia di utilizzarle crea un rischio sistemico di portafoglio per gli investitori – racconta Bonati – Poiché queste armi sono in grado di distruggere gran parte della civiltà umana, intuitivamente il loro utilizzo implicherebbe significativi danni economici e un crollo dei mercati finanziari. Come società di gestione del risparmio, Etica mira a minimizzare i rischi di portafoglio, specialmente rischi come quelli legati alle armi nucleari».

Nel 2022, insieme all’ICAN, organizzazione non governativa Premio Nobel per la Pace nel 2017, Etica ha scritto una storica dichiarazione degli investitori con le aspettative sull’implementazione del TPNW. La dichiarazione, sottoscritta da oltre 30 investitori internazionali, è stata presentata da Etica durante la prima conferenza degli Stati Parte del Trattato, organizzata dalle Nazioni Unite a Vienna. «Quest’anno, sempre con ICAN, abbiamo scritto una nuova dichiarazione, ampliando la portata delle aspettative e gli impegni dei sottoscrittori, la presenteremo a New York a fine».