Inchieste

Say ESG misura le PMI virtuose

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di Paola Stringa

Say ESG è una piattaforma che aiuta le imprese a individuare le strategie di sostenibilità, basandosi sulla comunicazione prodotta ed analizzandola. Un tool di algoritmi, attraverso un processo semplice e intuitivo, effettua una valutazione a partire dai documenti inseriti. Le valutazioni si basano sui 17 obiettivi stabiliti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 di lotta al cambiamento climatico e alle diseguaglianze sociali. Lo scopo dell’analisi è stabilire se la comunicazione dei goal di sostenibilità è in linea con gli obiettivi corporate strategici.

«Una misurazione scientifica a misura di Pmi in Italia non c’era e ce ne sarà sempre più bisogno – spiega al Settimanale Odoardo Ambroso, fondatore di Say ESG –  Dal 2024, infatti, anche le più piccole saranno obbligate al bilancio di sostenibilità e la nostra piattaforma è in grado di produrre anche un vero e proprio micro bilancio di sostenibilità, ossia una rendicontazione light, seppure rigorosa, che abbiamo costruito assieme ai partner finanziari. Le Pmi italiane devono, al contempo, rassicurare i grandi player di cui sono fornitrici e fornire informazioni utili, non solo finanziarie, agli istituti di credito che finora non sapevano quasi nulla dei loro processi. Noi abbiamo cercato di rendere misurabile la sostenibilità reputazionale di queste imprese. Siamo convinti che ci sia un enorme spazio da riempire, in questo momento».

Odoardo Ambroso è già fondatore, dal 2019, assieme a Gabriele Lucentini, della società di consulenza Nirtya, il cui nome in sanscrito significa ‘salto evolutivo’ e la cui mission è usare i dati per definire piani di comunicazione corporate e massimizzare la condivisione delle politiche di sostenibilità con i propri stakeholder. «Svolgendo questa attività per gruppi industriali grandi e strutturati – specifica Ambroso –  ci siamo imbattuti nella richiesta di sviluppare progetti di comunicazione di sostenibilità, perché avere un piano di sostenibilità non si traduce automaticamente in un valore reputazionale. Per quanto riguarda le Pmi, poi, abbiamo registrato, un vuoto di strumenti e competenze in questo senso e abbiamo pensato di andare a colmarlo».