Inchieste

Corsa a investire nella ricerca, venture capital in prima fila

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di Alessandro Luongo

Il Climate Tech a oggi rappresenta il 16% degli investimenti complessivi in venture capital in Europa, il 10% nel resto del mondo, ma tale percentuale è destinata a crescere nel prossimo decennio.

Negli ultimi dieci anni, sono stati investiti a livello globale, ogni anno, dai 3 ai 5 trilioni di dollari, ma nei prossimi 25 gli investimenti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico saliranno fino a raggiungere i 100 triliardi di dollari.

Nel 2022, secondo stime di Bloomberg New Energie Finance, l’investimento ha toccato 1,1 trilioni di dollari. “Mi lascia perplesso la stima AIE sul 45 per cento – ribatte Matteo Di Castelnuovo, direttore Masem, Master in Sustainability and energy management alla Bocconi -. In realtà la maggior parte delle tecnologie per contrastare il Climat Change è già disponibile.

Ad esempio, il nucleare di 4° generazione è in fase sperimentale e i primi progetti commerciali arriveranno nel 2035; la produzione di idrogeno verde sconta solo la mancanza di capacità produttiva e di infrastrutture di trasporto e consegna. Siamo invece indietro sulla fusione nucleare, pronta dopo il 2050, e sulle negative emission technologies. Le due tecnologie su cui si sta puntando molto sono in effetti quelle per produrre biomasse catturando la Co2 e quelle che catturano la Co2 dall’aria circostante”.

In Italia lo scorso febbraio, il Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) ha lanciato presso la sede di Cassa Forense di Roma un nuovo prodotto finanziario per supportare le tecnologie innovative mirate a contrastare il cambiamento climatico, SDUF Green Tech, che offre accesso diretto agli investitori istituzionali all’ecosistema del Venture Capital e Private Equity. E prevede di includere oltre dieci fondi e 150 aziende.

La raccolta 250 milioni di euro permetterebbe di attivare oltre un miliardo di euro di investimenti green. Cassa Forense ha colto al volo l’opportunità ed è diventata anchor investor dell’iniziativa con un investimento iniziale di 40 milioni di euro a supporto delle innovazioni tecnologiche.

E ancora, Primo Ventures Sgr Spa, società di gestione del risparmio indipendente, specializzata in investimenti tecnologici, e LifeGate, società benefit considerata il punto di riferimento della sostenibilità in Italia, hanno annunciato una partnership strategica per l’analisi di trend e investimenti nel settore climatico.