Meta in campo per sostenere i piani delle Pmi

di Paola Stringa

Anche il Rapporto ‘Liberare il potenziale delle Pmi nell’azione per il clima’ di Meta, la holding di Mark Zuckerberg a cui fanno capo Facebook e Whatsapp che ha condotto un’indagine in 30 Paesi, ha rilevato che spesso le piccole e medie imprese faticano a tradurre le proprie ambizioni climatiche in azioni significative, perché sono limitate da budget modesti, scarse conoscenze in ambito green e poco tempo a disposizione.

Nel dettaglio, il 69% delle Pmi ha bisogno di fondi, il 63% si è mosso in ritardo per mancanza di competenze e conoscenze e il 40% per mancanza di tempo.

Per questo, Meta sud Europa, insieme a LVenture  Group e in partnership con Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio, ha appena lanciato “GREENƎR”, ossia la call per startup dedicata a quelle che hanno sviluppato soluzioni capaci di aiutare concretamente le aziende ad adottare modelli di business improntati all’abbattimento delle emissioni di carbonio e al raggiungimento della sostenibilità. Le cinque vincitrici, saranno subito inserite nel processo di integrazione con le aziende di riferimento.

Le startup svolgono infatti un ruolo centrale come abilitatori del cambiamento. Gli investimenti in Venture Capital in startup, che affrontano le sfide imposte dal cambiamento climatico e la transizione green, hanno ormai raggiunto cifre record del resto.

E, anche l’Italia, a quanto pare, sta facendo la sua parte nel settore del Climate Tech, dato che secondo i più recenti dati, è la settima nazione a livello globale per numero di aziende del settore che, ad oggi, risultano già essere oltre 2mila.

Meta, LVenture Group, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio hanno quindi unito le forze al fine di riuscire ad intercettare quelle imprese che possano aiutare le aziende e le Pmi a sviluppare il loro business in modo più sostenibile.

La priorità, al momento, è quella di ottimizzare soluzioni nei settori Luxury, Moda, Retail, Mobilità, Logistica, Food e Pharma.