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Regionali in Abruzzo, alle 12 affluenza in aumento

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Che fosse una sfida all’ultimo voto era chiaro da giorni e i numeri dell’affluenza parziale lo confermano: in Abruzzo, dove fino alle 23 si voterà per il rinnovo di giunta e consiglio regionale, alle 12 aveva votato il 15,9% degli aventi diritto (1634 sezioni su 1634). Si tratta di circa 2 punti percentuali in più rispetto alla stessa ora della tornata del 2019 (13,81%), quando a fine giornata la partecipazione si era fermata al 53,11%, in sostanza un abruzzese su due era rimasto a casa.

Dove e come si vota

Vanno al voto 305 comuni (4 i capoluoghi: L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti) per un totale di elettori pari a 1.208.276 su una popolazione residente censita di 1.275.950.
592.041 sono gli uomini, 616.235 le donne. Le sedi dei seggi elettorali sono 1634 di cui 13 ospedaliere.

Bisognerà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale; chi non ce l’ha o l’ha smarrita può richiederla, anche nel giorno della votazione, all’ufficio elettorale del comune di iscrizione nelle liste elettorali. Si può votare un candidato presidente, e il voto NON si estende alle liste a esso collegate; si può votare una lista, e il voto si estende anche al candidato presidente a essa collegato; si può votare sia un candidato presidente sia una delle liste ad esso collegate. Si possono esprimere una o due preferenze per i candidati a consigliere della lista prescelta, scrivendo il cognome oppure il nome e il cognome in caso di omonimia. Se si decidono di esprimere due preferenze, esse devono essere di genere diverso (per una donna e per un uomo, o viceversa, comunque della medesima lista); in caso contrario la seconda preferenza è nulla e resta valida solo la prima.

Niente voto disgiunto né ballottaggio

Contrariamente a quanto accaduto nelle recenti elezioni in Sardegna, in Abruzzo non sarà consentito il voto disgiunto: la scheda con il voto espresso per un candidato presidente e per una lista diversa da quelle a lui collegate sarà considerata nulla. Sarà eletto governatore della Regione il candidato alla carica di presidente che ottiene il maggior numero di voti validi. Non è previsto il ballottaggio.

I candidati

Ci sono 2 candidati e 12 liste:

Marco Marsilio, presidente uscente in cerca di riconferma, è sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Salvini Abruzzo, Marsilio Presidente, Noi Moderati, Unione di Centro (Udc) – Democrazia Cristiana
56 anni, è stato il primo presidente di regione eletto con Fratelli d’Italia; deputato con il Popolo delle Libertà dal 2008 al 2013 e poi senatore di FdI dal 2018 al 2019, è legato da lunga amicizia personale alla premier Giorgia Meloni (eletta alle ultime Politiche proprio nel collegio uninominale de L’Aquila). Residente a Roma, ha fatto la spola tra la capitale e L’Aquila per presiedere le riunioni di Giunta.

Luciano D’Amico è appoggiato dal cosiddetto “campo largo” che ha messo insieme Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda: Pd, Movimento 5 Stelle, Azione – D’Amico – Socialisti Popolari Riformatori, Alleanza Verdi Sinistra – Abruzzo Progressista e Solidale, Abruzzo Insieme, Riformisti e Civici.
64 anni, economista, proveniente da una famiglia di origini contadine che poi si è dedicata al commercio di prodotti per l’agricoltura, è stato rettore dell’Università di Teramo dal 2013 al 2018.

Per ogni ulteriore informazione: www.regione.abruzzo.it