Inchieste

Non solo unicorni: ecco le startup in testa nella raccolta di capitali

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di Eleonora Crisafulli

Nel 2022 il venture capital italiano ha superato la soglia dei due miliardi di euro di capitali raccolti. Oltre 300 round conclusi, quattro mega deal sopra i 100 milioni di euro (fonte EY VC Barometer). Ecco le migliori startup italiane in base ai capitali raccolti nell’ultimo anno.

Al numero 1 c’è Satispay, la piattaforma per i pagamenti mobile fondata nel 2013 da Alberto Dalmasso con due soci. Ha oltre 3,8 milioni di utenti, 300 dipendenti (che punta a raddoppiare), headquarter a Milano, uffici in Lussemburgo e Germania. Con il maxi round di Serie D da 320 milioni chiuso lo scorso settembre, la fintech ha superato la valutazione di un miliardo di euro, raggiungendo così lo status di unicorno.

Seconda per investimenti è Newcleo. Fondata nel 2021 dal fisico Stefano Buono, l’azienda ha raccolto 300 milioni di euro con il suo ambizioso piano di produrre energia nucleare pulita e sicura: punta a sviluppare reattori di IV generazione utilizzando le scorie delle centrali tradizionali come combustibile.

Sul podio dei maxi round, anche Scalapay, l’unicorno del Buy Now Pay Later che permette di pagare a rate, online, senza interessi. L’idea è di Simone Mancini. Nel 2022 la startup ha raccolto 215 milioni di equity in due operazioni, l’ultima guidata da Poste Italiane.

Tra i settori più finanziati, il terzo posto spetta a salute e life science. Tante le eccellenze made in Italy: da Medical MicroInstruments (MMI), startup pisana che sviluppa microstrumenti per la chirurgia di precisione, che ha raccolto 72 milioni nell’ultimo round, a InnovHeart (48 milioni), medtech che ricerca soluzioni innovative per patologie cardiovascolari. Salute del corpo, ma anche della mente: Unobravo, piattaforma di terapia online lanciata da Danila De Stefano, ha ottenuto 17 milioni in un’operazione guidata dal fondo statunitense Insight Partners. LinkedIn l’ha anche inserita in testa alla classifica delle startup italiane che attirano talenti.

Capitolo proptech. Casavo, piattaforma di instant buying immobiliare creata da Giorgio Tinacci, ha raccolto in un anno 100 milioni in equity, 300 in linee di credito. Cresciuta in fretta dal 2017 – oltre 400 dipendenti, 3 Paesi, 11 città – lo scorso febbraio ha però annunciato il taglio del 30% della forza lavoro.

Tra i casi unici, c’è Bending Spoons, la fabbrica delle app di Milano da mezzo miliardo di download, che nel 2022 ha chiuso un’operazione da 340 milioni di dollari (tra equity e debito) e di recente ha ottenuto un finanziamento di 70 milioni.

Nei primi mesi del 2023, il venture capital ha frenato la sua crescita. Tra le operazioni annunciate, spicca il round da 40 milioni della promettente Energy Dome, fondata da Claudio Spadacini: ha sviluppato una tecnologia a basso costo che sfrutta la CO2 per stoccare energia e poi metterla in rete quando serve.