Innovazione

I portali virtuali che connettono arte, cultura, luoghi e persone

Scritto il

di Gianni Lepre

Parlare oggi di start up è complicato in termini puramente teorici, ma se connotiamo il sostantivo con l’aggettivo innovativa, allora viene molto più semplice inquadrare il futuro e mettere a fuoco argomenti per nulla semplici. Se partiamo dal presupposto che la start up è di per sé un’impresa 4.0 nelle forme e nell’accezione, allora è facile capire il motivo per cui oggi queste forme di sistemi produttivi vengono vincolati e promossi attraverso hub specifici che ne sottolineano la valenza e l’inclinazione industriale.

Trattando di Economia della Cultura, essendo anche presidente della apposita Commissione in seno al Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, sono rimasto impressionato da una di questa realtà che sul lato dell’esperienza innovativa è un’eccellenza indiscussa. Sto parlando di Slide World, impresa napoletana di Carlo Maria Martirani, Rossana Apaza Clavijo, Paolo Maria Chiarolanza, Flavio Dinacci e Nadja Ismail.

È bellissimo ed emozionante vedere un’azienda che permette a tutti di incontrare l’arte, la cultura, le persone, i luoghi reali e quelli dell’anima. Mi ha colpito fondamentalmente il motto industriale che è anche una strategia di marketing incredibilmente potente:

Apriamo Porte, tra Luoghi, nel Tempo, perché si incontrino Culture e Persone.

Sembra un spot, ma è solo la realtà raccontata in maniera semplice inquadrando in primo piano una porta al di là della quale il futuro si apre alla scoperta di tutto ciò che di bello c’è nel mondo reale tramite l’interattività. Questa porta fantasmagorica ha un nome: Slidedoor, e si sostanzia di portali a grandezza naturale attraverso i quali è possibile osservare ed essere a propria volta osservati, vivendo l’esperienza di avere di fronte a sé persone e luoghi in realtà molto distanti. Tutto questo è possibile grazie «all’interazione e al paradosso – come ci spiegano quelli di Slide World – attivando dinamiche spontanee, percezioni intuitive di messaggi e contenuti».

Poi si entra nel particolare dell’idea rappresentata dalle “Experiences” per le quali «usiamo le tecnologie più avanzate, senza mai perdere il contatto con la parte più istintiva ed emotiva presente in ciascuno di noi. Creiamo occasioni d’interazione capaci di relazionare contenuti, soggetti e luoghi diversi. Interazioni che generano possibilità di ulteriori e innumerevoli connessioni e punti di vista». Sembra di vivere il futuro fatto di ologrammi e proiezioni laser, ma qui è molto più semplice, e alla base di tutto vi è un racconto di un luogo, di una esperienza, di un evento storico, il tutto in real time.

Per capire come funziona basta pensare al gemellaggio virtuale tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Palazzo Merulana a Roma. A sancire l’unione tra le due istituzioni il portale Slidedoor, progetto di alta tecnologia messo in piedi per connettere in tempo reale i visitatori dei due musei. L’intervento consiste in una vera e propria “porta virtuale” permanente, uno schermo di grandi dimensioni attraverso cui osservare ciò che avviene dall’altra parte della superficie, guardando in tempo reale, grazie alla tecnologia 4k livecam streaming, i visitatori e le opere delle rispettive istituzioni, osservando e lasciandosi osservare in un gioco futuristico unico nel suo genere.

Connettersi oggi vuol dire fare incontrare gente diversa, con gusti diversi, individuare sinergie, viaggiare anche con la mente. A impreziosire il viaggio all’interno di questi portali si è aggiunto il Galata Museo del Mare di Genova a sottolineare come il futuro non bisogna aspettarlo, ma già è tra noi.

Un altro mirabolante esempio di questa tecnologia è la connessione attraverso i portali Slidedoor tra la Campania e la Baia di New York, in quella Ellis Island approdo storico alla terra promessa per generazioni di Italiani tra il 1820 e il 1975. È una porta digitale, ma anche un ponte invisibile dal Mediterraneo alla foce dell’Hudson River capace di teletrasportare virtualmente visioni ed emozioni.

Questa nuova porta, dunque, supera ogni frontiera, ogni controllo burocratico delle generalità: è un varco digitale tra territori, un intraluogo in real time living, in pratica un’idea importante che ci conduce tutti nel futuro prossimo.

Il plusvalore di questa tecnologia è permettere un approccio interrelazionale tra persone e luoghi, consentendo di vedersi, uno di fronte all’altro a distanza di migliaia di chilometri.

Se il domani è fatto soprattutto di alta tecnologia al servizio della nostra grande tradizione culturale e socio economica, allora Slide World rappresenta l’impresa nell’impresa, il nuovo concetto di promozione globale che attraverso interattività e web data ci restituiscono un mondo a portata di click.

La start up innovativa oggi è un po’ tutto questo: dal punto di vista normativo si muove tra i benefici derivanti da un PNRR sempre più orientato proprio all’innovazione e la misura relativa alle Zone Economiche Speciali, che garantisce agevolazioni importanti per le realtà produttive.

Alla base di tanta scienza e tecnologia applicata ci deve essere comunque un’idea, una buona idea che possa dare un motivo in più di sviluppo e promozione territoriale. Slide World è tutto questo, oltre a essere la sintesi di intuizioni e innovazioni tecnico-concettuali, frutto di diversi anni di studio, che riscrivono le regole dell’approccio interrelazionale tra persone e luoghi.

Infatti, grazie al software SlideNet, la Slidedoor da porta si trasforma in portale, consentendo di avere una connessione reciproca continua con quella gemellata. Il nostro primo viaggio tra le start up innovative termina qui, con la speranza di essere stato esaustivo nell’analisi dell’impresa e il profondo orgoglio di aver presentato una realtà napoletana doc.

Economia della cultura imprescindibile per il Paese

Nuovo prestigioso incarico per l’economista Gianni Lepre, consigliere del Ministro della Cultura e già presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi dell’ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli. Nell’ambito dell’assemblea nazionale dell’Ordine professionale, Lepre è stato nominato Presidente della Commissione Economia della Cultura: Artigianato, PMI, Reti e Distretti del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Un riconoscimento importante per il prof. Lepre, uomo di profonda esperienza e professionista di lungo corso che ha da poco festeggiato i 50 anni di attività.

Ringrazio il presidente Elbano De Nuccio – ha commentato Lepre (con lui nella foto qui a destra) – per la fiducia che ha riposto nella mia persona. L’economia della cultura è una cosa seria e tangibile, basta vedere come il nostro Paese sia diventato capitale mondiale del turismo grazie all’immenso patrimonio artistico e culturale.

Lepre ha poi concluso:

La delega che mi è stata affidata è imprescindibile per un Sistema Paese che basa tutto sul valore e sulla concretezza del Made in Italy.